Stati Uniti: in flessione l’edilizia residenziale

Nel 2022 l’edilizia residenziale USA ha subito la sua prima flessione in 15 anni, con 1,56 milioni di nuove unità abitative, in calo del 2,9% sul 2021. Previsioni negative anche per il 2023.

Nel 2022 l’edilizia residenziale statunitese è stata rallentata dall'aumento dei tassi ipotecari e dell'inflazione, nonché dai problemi della catena di approvvigionamento e dalla carenza di manodopera.

Il numero di cantieri per la costruzione di nuove unità abitative è diminuito per la prima volta dalla Grande Recessione del 2007, scendendo a 1,56 milioni di case (-2,9% rispetto al 2021). Secondo i dati dell'U.S. Census Bureau, il calo è stato determinato prevalentemente dalla contrazione nel segmento delle abitazioni monofamiliari (1,005 milioni di unità, -10,8% sul 2021), che ha rappresentato il 64,6% del numero totale di nuovi cantieri residenziali; per contro, sono cresciute del 16% le unità plurifamiliari (549mila unità).

Secondo le previsioni della National Association of Home Builders (NAHB), nel 2023 sia il segmento delle abitazioni monofamiliari che quello dei condomini dovrebbero segnare una forte flessione, rispettivamente del 26% e del 28%.

Per il secondo anno consecutivo sono diminuite anche le vendite di nuove abitazioni monofamiliari, scese a 644.000 unità (-16,4%) e ostacolate sia dall'aumento dei mutui - i trentennali a tasso fisso sono schizzati dal 2,96% del 2021 al 5,34% del 2022, il livello più alto del 2008 (fonte Freddie Mac) - sia dai prezzi medi di vendita che l’anno scorso hanno toccato il nuovo record di 526.000 dollari (+16,2% sul 2021).

In questo scenario, il numero dei pignoramenti, un indicatore inverso dello stato di salute del settore residenziale, è più che raddoppiato nel 2022, passando dai 151.000 del 2021 a 324.000 (lo 0,23% del totale delle unità abitative statunitensi), sebbene ancora al terzo livello più basso mai registrato (fonte: ATTOM Data Solutions).

Una nota positiva è il tasso di disoccupazione, sceso ancora nel 2022 al 3,6% (-5,3% sul 2021), il livello più basso dal 1969.

Complessivamente, nel 2022 gli investimenti in costruzioni (residenziale e non residenziale pubblico e privato) hanno continuato a crescere toccando il massimo storico di 1,79 trilioni di dollari (+10,2% sul 2021).

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