Stati Uniti, in frenata consumi e importazioni di piastrelle

Nel 2022 il consumo statunitense di piastrelle è calato dell’1,3% a 285,4 milioni mq, così come le importazioni che hanno perso il 2,3% fermandosi a 202,7 milioni mq. Aumenta la produzione nazionale, che ha raggiunto gli 87,3 milioni mq

Andrew Whitmire, TCNA (USA)

Nel 2022 il mercato statunitense delle piastrelle di ceramica ha registrato una leggera flessione, a causa di un settore residenziale rallentato dall'aumento dei tassi ipotecari e dell'inflazione, nonché dai problemi della catena di approvvigionamento e dalla carenza di manodopera.

Sulla base dei dati dell’U.S. Dept. of Commerce e di TCNA, nel 2022 il consumo di piastrelle negli Stati Uniti è stato pari a 285,4 milioni di mq, in calo dell’1,3% sul 2021.

La produzione nazionale ha continuato ad aumentare, raggiungendo gli 87,3 milioni mq, +2,3% sul 2021, di cui 82,6 milioni mq (+1%) venduti sul mercato domestico.

In volume, la quota di mercato coperta dalla produzione nazionale è salita dal 28,3% al 28,9%, confermandosi decisamente più alta di quella dei diversi Paesi esportatori: la Spagna detiene il 14,1% del consumo USA, l’Italia il 12,3%, il Messico l’11,8%.

In valore, le vendite di piastrelle “Made in USA” sul mercato domestico hanno generato ricavi pari a 1,48 miliardi di dollari (+8,6% sul 2021), ossia il 33,4% del valore totale del mercato ceramico americano, contro il 35,2% del 2021. Questa flessione è dovuta in parte all’aumento dei costi di trasporto che hanno inciso fortemente sui materiali importati e che, unito al generale rialzo dei listini dei principali fornitori, ha determinato un incremento del 17,5% del valore totale dell’import.

Il prezzo medio di vendita del prodotto nazionale è salito dai 16,61 $/mq del 2021 ai 17,86 $/mq del 2022.

In crescita anche le esportazioni statunitensi di piastrelle, salite a 4,7 milioni mq (+33,6% sul 2021), il livello più alto mai registrato. Canada e Messico si confermano le principali destinazioni, assorbendo rispettivamente il 70,5% e il 19% dell’export USA. In aumento del 30,1% a 52,6 milioni di dollari anche i ricavi generati dalle esportazioni.

Le importazioni

Dopo aver toccato nel 2021 il livello più alto in 15 anni, nel 2022 le importazioni di piastrelle negli Stati Uniti si sono fermate a 202,7 milioni mq, in flessione del 2,3% sull’anno precedente. Mentre tutti i maggiori fornitori europei (Spagna, Italia e Turchia) e sud americani (Brasile e Perù) hanno registrato una contrazione delle loro esportazioni in volume, i più importanti esportatori asiatici - India, Malaysia e Vietnam - hanno segnato incrementi a doppia cifra.

Nonostante la flessione del 12,8% a 40,2 milioni di mq, la Spagna si è comunque confermata maggiore esportatore verso gli USA in volume, con una quota sull’import totale passata dal 22,2% al 19,8%.

Secondo maggiore esportatore è l'Italia, con vendite pari a 35 milioni mq (-2,9% sul 2021) e una quota del 17,3% sull’import totale statunitense, rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 17,4% del 2021.

Al terzo posto il Messico, con vendite in crescita dell’1% a 33,7 milioni mq e una quota sull’import totale in risalita al 16,6%.

Nel 2022 l’India è entrata nella rosa dei 5 maggiori esportatori in volume negli Stati Uniti posizionandosi al quarto posto con volumi pari a 26,4 milioni mq (+30,4% sul 2021) e una quota del 13% dell’import totale USA. Segue la Turchia (24,9 milioni mq, -11%), con una quota scesa dal 13,5% al 12,3% dell’import statunitense.

Nel 2022, le importazioni di piastrelle hanno raggiunto un valore (CIF & Duty) di 2,94 miliardi di dollari, con un progresso del 17,5% sul 2021.

Maggiore esportatore in valore si è confermata ancora una volta l’Italia (888,6 milioni di dollari, +12,4%) con una quota del 30,2% sul totale. Seguono la Spagna (789 milioni di dollari, +24,5%) con una quota del 26,8%, e il Messico (267 milioni di dollari, +9%), con il 9,1% dell’import totale. La tabella 4 mostra i prezzi medi di vendita (inclusi dazi e CIF) delle piastrelle dei 10 maggiori esportatori verso gli USA, valori evidentemente influenzati dal diverso mix e tipologie di prodotti importati. Le piastrelle italiane si confermano quelle col valore più elevato, pari a 25,36 $/mq, in crescita del 15,7% rispetto ai 21,92 $/mq del 2021. Il prezzo medio delle piastrelle spagnole è aumentato del 42,6% da 13,77 $/mq a 19,64 $/mq.

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