Stoviglieria in ceramica: la UE rinnova i dazi sull'import cinese
Rinnovati per altri cinque anni i dazi antidumping UE sulle importazioni cinesi di articoli per la tavola in ceramica.
Confindustria Ceramica, insieme alla Federazione Europea della ceramica da tavola e articoli ornamentali (FEPF) della quale fa parte in rappresentanza delle imprese italiane del settore, ha accolto con soddisfazione l'adozione del regolamento (UE) 2019/1198 che proroga per altri 5 anni i dazi antidumping definitivi sulle importazioni dalla Cina di articoli per la tavola e stoviglie in ceramica e porcellana.
A seguito della richiesta di riesame avanzata dalla FEPF nei mesi precedenti la scadenza dei dazi, l’indagine svolta dalla Commissione Europea si è conclusa con la conferma di un chiaro rischio di reiterazione del dumping, aggravato da persistenti e significative distorsioni da parte delle aziende cinesi del settore. Le posizioni della Commissione sono state poi confermate dal Comitato antidumping composto dagli Stati Membri che, nella seduta del 12 giugno scorso, si è espresso ad ampia maggioranza per il rinnovo dei dazi.
L’indagine condotta dalla Commissione ha anche accertato la crescita e l’enorme capacità produttiva cinese inutilizzata che rappresenta un multiplo del consumo totale della UE. A ciò si aggiunge il fatto che la maggior parte dei principali mercati di esportazione dell’industria cinese ha già introdotto o sta introducendo misure antidumping su queste importazioni, fenomeno che comporterebbe il serio rischio di reindirizzamento delle merci cinesi verso il mercato europeo.
Sul mercato UE, oggi la quota di mercato detenuta dalle importazioni cinesi è stabile a oltre il 56% (prima dell’introduzione dei dazi nel 2012 aveva raggiunto il 67%), mentre quella dell'industria europea - che occupa oltre 26.000 addetti - è ferma a circa il 30%.
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