Un 2003 negativo per le piastrelle italiane
Diverse sono però le dinamiche dell’export nel 2003. Se le vendite in Nord America continuano a crescere (+5,8%), seppur a tassi inferiori rispetto al 2002, e l’Europa comunitaria, seppur negativa (-2,6%), migliora le proprie performance, i Paesi dell’Est Europa e del “Resto del Mondo” registrano contrazioni rispettivamente del 13% e del 18%.
Segnali positivi arrivano, invece, dalle previsioni per il prossimo biennio. Secondo Prometeia, alla fine del prossimo anno la produzione dovrebbe crescere dell’1,8% tornando sui livelli del 2002. Un’ulteriore crescita dovrebbe poi arrivare nel 2005. Lo studio preventivo prevede infatti un aumento del 2,7% sul 2004.
A trainare l’aumento della produzione un’espansione delle vendite totali pari all’1,9% nel 2004 e a +2,8% nel 2005. Nel 2004 dovrebbero aumentare dell’1,5% le vendite nel mercato interno e del 2% quelle all’estero. Per il 2005, invece, si attende un’ulteriore crescita dell’1,1% sul mercato italiano e del 3,5% su quello estero.
Da segnalare infine che secondo l’osservatorio Assopiastrelle-Prometeia la quota italiana sul consumo mondiale di ceramica è destinata a contrarsi ancora passando dal 34,3% del 2001 al 26,7% previsto per il 2005.
Negli allegati la tabella con i dati su produzione e vendite totali dell'industria italiana delle piastrelle di ceramica.
Maggiori approfondimenti sullo Studio Assopiastrelle-Prometeia saranno pubblicati sul numero di Ceramic World Review in uscita in occasioni di Cevisama 2004
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