USA: Due terzi degli studi di architettura riportano già effetti negativi da COVID-19
Un nuovo report dell’American Institute of Architects (AIA) rivela l’impatto immediato dell’emergenza sanitaria sull’attività degli studi di architettura negli Stati Uniti.
Un recente sondaggio condotto dall’AIA rileva che al 23 marzo, il 50% degli studi di architettura americani segnalava una riduzione del numero di nuovi lavori rispetto alle previsioni fatte all’inizio del mese. Per quanto riguarda invece i progetti già avviati, l’83% degli studi ha riportato ricavi inferiori alle previsioni di inizio marzo, con un calo di almeno il 10% per oltre un terzo di essi. Secondo il sondaggio, la situazione dovrebbe peggiorare in Aprile, dato che il 94% delle società interpellate si attende un’ulteriore contrazione di fatturato che, per il 57% di queste, potrà superare il 10%.
“Come molte altre attività, gli studi di architettura negli Stati Uniti stanno navigando a vista in acque incerte, nell’impossibilità di prevedere quale sarà l’impatto economico reale della pandemia man mano che si estende in tutto il mondo”, ha affermato il Chief Economist di AIA, Kermit Baker. “Attività diverse stanno comunque sentendo l’impatto del rallentamento in modo diverso”.
Al di là degli effetti economici, poco meno della metà delle società (il 48%) ha confermato che tutti o quasi tutti i propri collaboratori stanno lavorando da casa, mentre il 31% ha indicato che a farlo è solo una parte dello staff. Il 15% ha comunicato che almeno alcuni dei propri collaboratori non stanno lavorando al momento.
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