Clienti brasiliani in Gladymar per visionare la tecnologia Migratech di LB
Il 2014 si avvia a diventare un anno di conferme e successi sui mercati internazionali, per il gruppo LB. Dopo il seminario tecnico organizzato in marzo a Rio Claro - dedicato alla presentazione della tecnologia Migratech per la macinazione a secco e micro-granulazione degli impasti ceramici - a fine giugno lo staff LB era nuovamente in Brasile per partecipare alla fiera FORN&CER e visitare la Gladymar di Santa Cruz (Bolivia), uno dei più importanti e storici clienti in Sud America.
Azienda ceramica di rilievo nel mercato locale, e parte del Gruppo Industriale Roda, leader nel settore delle costruzioni in Bolivia, Gladymar è oggi è la prima azienda al mondo a produrre monocottura e gres porcellanato per via secca, di grande formato (fino a 60x60 e 60x120 cm).
A Santa Cruz, la delegazione LB, accompagnata dai dirigenti delle aziende ceramiche brasiliane Savane e Incefra, ha incontrato il presidente del gruppo, Walter Roda, e il direttore tecnico di Gladymar, che hanno presentato agli ospiti la tecnologia Migratech installata presso i propri stabilimenti.
Migratech è l'innovativo sistema di macinazione a secco con micro-granulazione dell'impasto ceramico che garantisce un'elevatissima qualità del prodotto finito e una drastica riduzione dei costi energetici, oltre alla possibilità di produrre secondo criteri ispirati allo sviluppo sostenibile. L'impasto Migratech presenta un'ottima scorrevolezza e una facile disaerazione durante la fase di pressatura, assicurando un'elevata e omogenea compattazione del prodotto pressato.
Questa tecnologia ha permesso di ottenere risultati finora impensabili: gres porcellanato macinato a secco (assorbimento < 0,1%) con formati fino a 60x120 cm. È il caso di Gladymar che, con l'impianto Migratech completo di alimentatore pressa Dryfeed, produce gres porcellanato in pasta rossa di eccellente qualità e con caratteristiche tecniche importanti che segnano un'evoluzione rilevante nella storia della ceramica.
Durante la visita i dirigenti brasiliani hanno osservato l'efficienza e l'elevata produttività dell'impianto da 30 ton/h, nonché i risultati sulla granulometria in uscita con un residuo del 6-7% maggiore di 74 micron, del tutto paragonabile a un prodotto atomizzato. Molto apprezzato il vantaggio di poter gestire materie prime in entrata con umidità elevate, evitando la pre-essiccazione in cava, oltre alla possibilità di raggiungere capacità produttive maggiori, qualità e finezze molto più spinte e formati non raggiungibili con la tecnologia di macinazione a secco tradizionale esistente nel territorio brasiliano.
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