Geberit: frena il fatturato nel primo semestre

Per il gruppo svizzero le vendite subiscono una contrazione del 9,2%, frenate soprattutto sui mercati europei. In recupero la marginalità.

Christian Buhl

Nella prima metà del 2023, il Gruppo Geberit ha registrato risultati tutto sommato soddisfacenti considerato il difficile contesto economico e la contrazione dell’edilizia in Europa. A fronte di volumi di vendita diminuiti significativamente rispetto ai livelli record dell'anno precedente (1.662 milioni di franchi svizzeri (14,1%, o -9,2% al netto degli effetti valutari negativi), la redditività è migliorata: l’Ebitda ha raggiunto i 526 milioni di franchi (+0,5% al netto dell’adeguamento valutario) con un margine in aumento di 270 punti base, pari al 31,7%. Ciò è stato possibile grazie all’aumento dei prezzi di vendita (+11% circa), al ribasso dei costi energetici e all’elevata flessibilità operativa.

L’utile netto è sceso dell'8,4% a 369 milioni di franchi (402 milioni nel primo semestre 2022) con un’incidenza sul fatturato netto del 22,2% (contro il 20,8% dell’anno precedente).

Gli investimenti del primo semestre hanno raggiunto gli 81 milioni di franchi (contro i 54 milioni del primo semestre 2022), ovvero il 4,9% del fatturato netto, riconducibili agli ampliamenti strategici degli impianti e alla costruzione di un nuovo centro clienti in Germania. Pressoché stabile la spesa in ricerca e sviluppo, pari a 36 milioni di franchi (2,2% del fatturato).

I mercati europei sono risultati i più colpiti dalle complesse condizioni che hanno gravato sull'industria dei sanitari. Le vendite nette in Europa sono diminuite complessivamente del 10,9% al netto degli effetti valutati. L'Italia è l’unico paese ad aver registrato un andamento positivo (+1,2%), mentre i ricavi in Europa Occidentale (Regno Unito/Irlanda, Francia, Penisola Iberica) sono scesi leggermente (-0,9%); più pronunciato il calo in Svizzera (-3,4%), Benelux (-5,4%) e Nord Europa (-9,3%), fino ad arrivare a contrazioni a doppia cifra in Germania (-14,9%), Austria (-18,1%) ed Europa dell'Est (-27,2%). Dopo un primo trimestre molto positivo, anche le vendite nette in valute locali in Estremo Oriente/Pacifico sono diminuite (-0,7%), mentre è stata registrata una crescita nelle regioni Medio Oriente/Africa (+16%) e America (+0,8%).

Tutte e tre le aree di prodotto perdono vigore: la divisione “Installation & Flushing Systems” (sistemi di scarico per il bagno) scende del 10,9 %; le divisioni “Bathroom Systems” (sanitari in ceramica e arredobagno) e “Piping Systems” perdono entrambe l’8,2%.

I vertici del gruppo prevedono di chiudere l’esercizio 2023 con un calo dei ricavi netti intorno al 5% e un margine Ebitda a circa il 29%.

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