I colorifici spagnoli chiudono il 2023 in forte contrazione
Il fatturato è calato del 21,5% rispetto al 2022, con una perdita di oltre 400 milioni di euro. ANFFECC ribadisce la necessità di aiuti diretti dal Governo centrale.
Di fronte alla generale crisi del comparto, ANFFECC, l’associazione spagnola dei produttori di fritte, smalti e colori ceramici, ha ribadito al governo centrale la necessità di nuove misure di sostegno al settore, lamentando l’insufficienza degli aiuti ricevuti finora (appena 20 milioni di euro) e il grave ritardo con cui sono stati concessi (l’ultima erogazione è arrivata infatti solo a inizio gennaio 2024).
Questo a fronte di un calo della domanda e della produzione che dura ormai da due anni e che solo nel 2023 si è tradotto in una contrazione di fatturato del 21,5% rispetto all’anno precedente, con una perdita di oltre 400 milioni di euro.
Per il Segretario Generale di Anffecc Manuel Breva l’inconsistenza del sostegno pubblico si è sommata in questi mesi alle conseguenze del difficile contesto geopolitico internazionale (i conflitti in corso in Ucraina e in Palestina, i problemi nel Canale di Suez) e alla contrazione del settore delle costruzioni in Europa,
“cristallizzando una crisi che non si viveva da molto tempo nel distretto ceramico di Castellon”.
Un ulteriore problema per i colorifici spagnoli è stato il blocco del commercio con l’Algeria (il secondo maggiore mercato estero del comparto), durato più di un anno e che finalmente pare ora in via di soluzione.
A preoccupare gli industriali del settore è soprattutto la perdita di competitività internazionale.
“La crisi – ha affermato Breva – ha già causato l’inizio della temuta delocalizzazione della produzione di fritte e smalti, complice anche l’enorme regolamentazione imposta dall’Europa, con requisiti sempre più difficili da soddisfare”.
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