Ideal Standard International: fatturato 2016 a 739 milioni di euro
Si è chiuso positivamente l’esercizio 2016 di Ideal Standard International, tra i maggiori produttori europei di sanitari e articoli per l’arredobagno (marchi Ideal Standard, JADO, Porcher, Armitage Shanks, Ceramica Dolomite e Vidima). La multinazionale con sede a Bruxelles (e 18 stabilimenti produttivi in Europa e Egitto) ha riportato un fatturato consolidato di 739 milioni di Euro, in crescita di 13 milioni di Euro (+1,8%) sui ricavi del 2015.
Il segmento dei sanitari in ceramica, che rappresenta il 38,9% del giro d’affari complessivo, ha segnato un progresso del 5,2% (o +10,4% a tassi di cambio costanti) portandosi a 287,6 milioni di Euro, grazie al buon andamento delle vendite in Germania, Italia, Francia e nell’area MENA. Stabile invece il comparto della rubinetteria a 260,1 milioni di Euro (pari al 35,2% dei ricavi totali), mentre il segmento Bathing & Wellness ha registrato una flessione del 5,7% (101,8 milioni €, pari al 13,8% del fatturato totale); bene, infine, i ricavi nel segmento arredobagno, saliti a 89,5 milioni di Euro, +6% sul 2015 (o +14% a cambi costanti).
Il mercato geografico di riferimento resta quello europeo, dove Regno Unito, Germania, Italia e Francia rappresentano da sole il 65,7% dei ricavi totali 2016. In particolare, nel Regno Unito, penalizzato dall’impatto sfavorevole dei cambi, il Gruppo ha realizzato vendite per 182,6 milioni di Euro (-6,6% sul 2015 o +5,5% a cambi costanti); risultati positivi sono stati registrati invece in Germania (120,7 milioni €, +5,8%), Italia (98,8 milioni €, +6%) e Francia (83,7 milioni €, +7,4%). Buoni risultati sono stati ottenuti anche nei restanti Paesi europei (86,1 milioni €, +16%), mentre le difficoltà in Russia hanno determinato una lieve flessione dei ricavi in Europa orientale (47,1 milioni €, -1,5%). In calo del 2,8% le vendite nell’area MENA (120 milioni €), che, a cambi costanti, avrebbero invece segnato un progresso del 13,9% grazie soprattutto ai buoni risultati in Egitto.
Per il gruppo guidato dal CEO Torsten Türling anche il primo trimestre 2017 è stato penalizzato dalla sfavorevole evoluzione dei cambi in Gran Bretagna ed Egitto che ha limitato l’incremento dei ricavi (186,7 milioni €) allo 0,2% (+9,1% a cambi costanti) sul primo trimestre 2015. Molto positivo invece il recupero dell’Ebitda, salito a 17 milioni di Euro (+23,2%), un incremento della profittabilità che, per Türling, “indica chiaramente come la nostra strategia di creazione del valore stia iniziando a produrre risultati”. Le buone performance sono da attribuire alle innovative gamme di prodotti, lanciate alla fiera ISH 2017 di Dusseldorf, che hanno aumentato i volumi delle vendite, alla concentrazione sulle attività a più elevato margine, nonché all’incremento dei prezzi di vendita e all’ottimizzazione dei costi di produzione.
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