Il 2012 di Panariagroup: Eurozona in calo, bene Stati Uniti e mercati Asiatici

I risultati economici 2012 di Panariagroup hanno risentito dei rallentamenti dovuti alla recessione nei paesi periferici dell'area Euro, della decelerazione delle economie europee più solide, quali Germania e Francia e del rallentamento del ciclo di crescita delle principali economie emergenti. Alla congiuntura economica si aggiungono i danni riportati agli impianti e ai fabbricati dello stabilimento di Finale Emilia, causati dal sisma avvenuto lo scorso maggio, che hanno comportato una sospensione della produzione di oltre due mesi con una conseguente riduzione del volume d'affari.

Nonostante il contesto sfavorevole, il Gruppo è riuscito nel 2012 a contenere gli impatti negativi sui risultati economico-finanziari, con una modesta riduzione del fatturato e una contrazione della marginalità operativa rispetto all'esercizio 2011,  grazie al positivo andamento delle vendite in Nord America e nei mercati Asiatici.

I ricavi netti di vendita del 2012 si sono attestati a 280,8 milioni di Euro rispetto ai 291,4 milioni di Euro realizzati al 31 dicembre 2011 registrando un calo del 3,6%.

Negli Stati Uniti, che attualmente rappresentano il primo mercato del Gruppo con vendite pari a 80,4 milioni di Euro, l'incremento del fatturato è stato del 24% (incidenza sul fatturato complessivo  pari a circa il 28%). Si confermano gli ottimi risultati ottenuti sia con la rete di negozi diretti di Florida Tile, sia attraverso gli altri canali distributivi.  Se il Nord America ha ripreso la sua corsa, il mercato europeo (incidenza sul fatturato complessivo del 36%) continua a dare segnali preoccupanti. Il Gruppo ha infatti registrato una contrazione complessiva del 13,7% rispetto al 2011. Le principali flessioni si sono riscontrate in Portogallo, Francia, Olanda e Belgio, mentre le vendite in Europa Orientale hanno evidenziato una sostanziale tenuta del volume d'affari. Il mercato italiano (incidenza sul fatturato complessivo 26%), ha registrato una riduzione del volume d'affari del 15,5%, sostanzialmente in linea con il dato di settore. Buona la tenuta dei mercati oltremare (Asia, Oceania e Africa), che hanno conseguito una crescita complessiva del volume d'affari di oltre il 9% rispetto al 2011. Le principali variazioni positive si sono registrate in Arabia Saudita, Giappone, Qatar ed Emirati Arabi. L'incidenza di questi mercati sul fatturato complessivo si è attestata al 10%.

La marginalità operativa (lorda e netta) si presenta in calo e risulta aggravata dagli effetti del terremoto emiliano. EBITDA a 21,1 milioni di euro (25,6 nel 2011), EBIT negativo per 5,5 milioni di euro (incide in modo particolare su questo risultato la svalutazione degli avviamenti di Gres Panaria Portugal e Montanari Francesco S.r.l. per complessivi 4,7 milioni), mentre l'utile netto consolidato si attesta a 1,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea col 2011.

L'andamento 2012 non ha tuttavia condizionato le strategie di sviluppo del gruppo che ha prodotto  investimenti negli Stati Uniti, con l'installazione di una seconda linea di gres porcellanato nello stabilimento di Florida Tile e, in India, con la costituzione della Joint Venture Company (JVC), società detenuta al 50% da Panariagroup e al 50% da Asian Granito India Ltd., uno dei principali produttori del mercato indiano.

I primi mesi del 2013 continuano a essere caratterizzati da un forte clima di incertezza nelle economie sviluppate, in particolare nell'eurozona, dove si confermano le difficoltà di crescita economica.  Il Gruppo continuerà tuttavia a perseguire la linea dell'internazionalizzazione che consenta da un lato l'ulteriore bilanciamento del rischio e, dall'altro, l'espansione commerciale e l'incremento del volume d'affari sulle aree emergenti (Paesi Asiatici, Africa e Sud America).

 

 

 

 

 

 

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