La rivoluzione a idrogeno verde di Iris Ceramica

Il primo stabilimento ceramico al mondo alimentato a idrogeno verde ottenuto grazie all’energia solare sarà realizzato entro la fine del 2022 da Iris Ceramica Group con il sostegno di Snam

Sarà il primo stabilimento ceramico al mondo alimentato a idrogeno verde ottenuto grazie all’energia solare. Sarà in Italia e sarà realizzato entro la fine del 2022 da Iris Ceramica Group con il sostegno di Snam. Ad annunciarlo la CEO di Iris Ceramica Group, Federica Minozzi, durante una conferenza stampa lo scorso 30 settembre a Cersaie.

Il nuovo impianto sorgerà a Castellarano (RE) ed entro il prossimo anno sarà dotato di tecnologie native che consentiranno di utilizzare come fonte energetica l’idrogeno verde.

In primis, un maxi-impianto fotovoltaico con una potenza di 2,5 MW installato sul tetto dello stabilimento, abbinato a un elettrolizzatore e a un sistema di stoccaggio dell’idrogeno rinnovabile prodotto in loco.  

In una fase iniziale l’impianto utilizzerà un blend di idrogeno e gas naturale, che permetterà nell’immediato di abbattere le emissioni di CO2, ma parallelamente procederemo con la ricerca tecnologica per arrivare a usare esclusivamente l’idrogeno che produrremo in azienda, diventando del tutto autosufficienti”, ha spiegato Federica Minozzi, sottolineando che l’impianto è infatti progettato per funzionare al 100% ad idrogeno.

Coinvolti nello studio del progetto anche gli esperti del Dipartimento di Chimica dell’Università di Milano, che già in passato avevano collaborato con Iris Ceramica Group nella messa a punto di Active Surfaces®. Oltre alla ricerca degli elettrolizzatori più adatti al tipo di applicazione richiesta, il team universitario sta conducendo studi per sfruttare l’acqua piovana come materia prima da cui ricavare l’idrogeno allo scopo di risparmiare risorse idriche.

A capo di un gruppo da 415 milioni di euro nel 2020, stabilimenti in Italia, Germania e Stati Uniti oltre un migliaio di dipendenti in Italia e circa 500 all’estero, Federica Minozzi è ben consapevole del ruolo di apripista che si è assunta nel mondo della produzione ceramica, ma auspica di essere presto seguita anche da altre imprese: “Questo è l’unico caso in cui mi auguro di essere ‘copiata’ dai miei concorrenti – ha affermato sorridendo l’imprenditrice, per poi spiegare che “a questo scopo mettiamo a disposizione di tutti la nostra esperienza perché qui si parla di dare un futuro al distretto e non solo al nostro gruppo”.

Al momento i progetti europei dedicati all’utilizzo dell’idrogeno verde a livello industriale sono piuttosto rari e riguardano quasi esclusivamente il settore siderurgico, ma sarà una strada da percorrere anche per il raggiungimento dell’obiettivo europeo della neutralità carbonica entro il 2050 e visto il piano ambizioso della “Strategia UE per l’idrogeno”: un milione di tonnellate di idrogeno verde entro il 2024, 10 milioni entro il 2030 per poi renderlo disponibile su larga scala.

Che sia proprio Iris Ceramica Group a lanciare questa nuova sfida non stupisce. L’approccio pionieristico del fondatore e presidente del gruppo, Romano Minozzi, padre di Federica, è noto fin da quando creò l’azienda nel 1961. Fu proprio lui, sempre con Snam, a portare il gas metano nel distretto ceramico negli anni ’80. E fu sempre lui a rimarcare, fin dagli anni ’60, la necessità di una forte attenzione verso la sostenibilità ambientale della manifattura ceramica. “Il nostro agire si è sempre contraddistinto per aver seguito l’equazione Economia=Ecologia, coniata da mio padre già negli anni ‘60 per indicare la strada che avremmo percorso”, sottolinea Federica Minozzi.

Un’equazione lungimirante che oggi porta il gruppo a precorrere i tempi virando sulla produzione a idrogeno green e a emissioni zero, ma che si è tradotta concretamente in una lunga serie di progetti di innovazione sostenibile creati in 60 anni di attività. Oltre ad aver già raggiunto gli obiettivi ONU per il 2030 in termini di emissioni, il gruppo è impegnato in progetti di riforestazione e ha creato una fondazione che si occupa di ambiente perché, spiega Federica Minozzi, “la sostenibilità è una parte fondamentale della nostra strategia e della nostra cultura aziendale che definisce non solo come si fanno le cose, ma chi siamo”.

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