Rethink, Recycle, Resource. Nel mondo della plastica c’è chi fa la differenza
Col suo sistema “Closed Loop” specifico per l’industria ceramica, Aliplast recupera, ricicla e converte i film plastici usati nell’imballaggio dei pallet riportandoli a nuova vita.
Ripensare la plastica e trasformarla da scarto a risorsa, ovvero da problema da gestire a soluzione su cui investire. È questa la mission di Aliplast fin dalla sua nascita oltre 40 anni fa. Un percorso iniziato da pioniere in questo settore e che ha portato l’azienda di Ospedaletto di Istrana (Treviso) ad essere oggi la più importante realtà italiana nella raccolta e riciclo delle materie plastiche post-consumo industriale per la produzione di polimeri rigenerati, film flessibili in rLDPE e lastre in rPET, tutti certificati.
Parte del Gruppo HERAmbiente dal 2017, Aliplast oggi è presente in Italia, Polonia, Francia e Spagna, gestendo autonomamente l'intero ciclo di vita degli imballaggi in plastica, dalla raccolta al riciclo fino alla produzione di nuovi materiali.
Di assoluto rilievo è l’attività rivolta in maniera specifica all’industria ceramica, che si concretizza nel sistema “Closed Loop”: un processo che inizia nei piazzali delle aziende ceramiche col recupero dei film plastici utilizzati per l’imballaggio temporaneo dei pallet di piastrelle stoccati prevalentemente in magazzini esterni; questi vengono inviati agli impianti Aliplast per il riciclo in nuova materia prima, da cui si producono i nuovi film in PELD Reload, la linea top quality di Aliplast con oltre l’85% di materiale riciclato; il ciclo si chiude con la consegna all’azienda ceramica dei nuovi film.
Per gestire al meglio questa attività Aliplast può contare, in Italia, sulla sede di Formigine, nel comprensorio ceramico sassolese, dove si recuperano e riciclano circa 600 tonnellate di film plastico al mese. L’esperienza positiva è stata replicata nel distretto ceramico di Castellón, in Spagna, dove dal 2003 è attiva Aliplast Iberia, a Onda.
“Aliplast Iberia è già una realtà abbastanza consolidata sul mercato spagnolo, cresciuta l’anno scorso del 45% rispetto al 2023”, ci racconta José Nostrort Ramos, responsabile della sede spagnola. “Qui collaboriamo già con alcuni nomi di spicco del distretto ceramico, ma puntiamo ad espanderci, facendo leva sull’esperienza maturata nel comprensorio italiano di Sassuolo, dove siamo leader di mercato”.
Aliplast Iberia è una sede operativa efficiente, dotata di un magazzino per lo stoccaggio sia del materiale in vendita sia per il ritiro di quello utilizzato dalle aziende ceramiche, che vengono affiancate costantemente con un servizio di assistenza tecnica e commerciale qualificato e puntuale. Solo la produzione dei nuovi materiali avviene negli impianti Aliplast in Italia.
“La metà dei progetti che stiamo gestendo in Spagna – prosegue Nostrort - sono a ciclo chiuso, il modello “Closed Loop” specifico per l’industria ceramica che permette di recuperare il materiale una volta utilizzato, rigenerarlo e reinserirlo nel processo produttivo, massimizzando l’efficienza e riducendo lo spreco. Il vantaggio non è solo per l’ambiente, ma anche per le aziende clienti, che possono beneficiare di una gestione sostenibile e responsabile dei materiali, oltre a ridurre i propri costi. Basti pensare che la Plastic Tax introdotta recentemente in Spagna prevede un costo di 0,45 euro per ogni chilogrammo di plastica non riciclata. Nel distretto ceramico di Castellón il film termoretraibile è largamente utilizzato per l’imballaggio temporaneo di piastrelle ed essendo destinato a cicli di utilizzo brevi e ripetuti si presta perfettamente a logiche di recupero e riciclo. L’adozione di soluzioni riciclabili consente alle aziende un risparmio fino a 360 euro per tonnellata di film contenenti l’80% di materiale riciclato. Come il film in PE riciclato, ad esempio, che produce un’impronta di carbonio tre volte inferiore rispetto alla plastica vergine”.
Tra i prodotti più recenti presentati da Aliplast sul mercato ceramico spagnolo ci sono il cappuccio pre-tagliato e una cover in materiale termoplastico, entrambi dedicati al confezionamento nei processi intermedi di lavorazione delle piastrelle e studiati esclusivamente in bobina per ridurre lo spessore. Si tratta di materiali di qualità, in grado di resistere agli agenti atmosferici (i pallet sono spesso stoccati all’esterno) e che rispondono alle esigenze delle aziende ceramiche di piccole e medie dimensioni, unendo la funzionalità alla sostenibilità.

Hai trovato utile questo articolo?
Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico