Primo trimestre positivo per il settore meccano-ceramico

Una lieve ventata d'ottimismo arriva dall'andamento trimestrale del settore dei costruttori italiani di macchine per ceramica. Nei primi tre mesi dell'anno il Centro Studi di Acimac ha infatti rilevato un crescita media del giro d'affari delle aziende, dovuta principalmente ad una ripresa dell'attività esportativa che rappresenta oltre il 75% del fatturato totale di settore.

In particolare, i mercati più dinamici appaiono quelli dell'area del Maghreb, della penisola Araba e, più in generale, dell'area medio-orientale, il Brasile e il resto del Sud-America.

"La settimana scorsa, a Ceramics China (la più importante fiera asiatica per la fornitura all'industria ceramica, svoltasi a Guangzhou dal 18 al 21 maggio) - aggiunge il presidente di Acimac Pietro Cassani - abbiamo riscontrando un rinnovato dinamismo proveniente non solo dalla Cina ma da tutti i grandi paesi produttori asiatici. In particolare, i visitatori hanno affollato il padiglione italiano di circa 1.000 metri quadrati mostrando un forte interesse per le ultime innovazioni tecnologiche, la qualità, affidabilità  ed elevata automazione delle nostre macchine".

Resta però azzardato parlare di un consolidamento della ripresa. "I risultati emersi dalla nostra rilevazione - commenta infatti Cassani - sono sicuramente positivi, specie perchè arrivano dopo un anno di forti contrazioni, ma sono ancora insufficienti  per poter affermare che la crisi è alle spalle".

"Gli incrementi registrati nei mesi scorsi - continua Cassani - potrebbero infatti essere attribuibili ad un cosiddetto rimbalzo tecnico, cioè ad una crescita degli ordinativi imputabile al rinnovo o sostituzione di parti di impianti o attrezzature di consumo, fisiologica dopo dodici mesi di stallo". "Per il prossimo trimestre, infatti, le nostre aziende prevedono una situazione di stabilità sui principali mercati e non l'auspicata ripresa di importanti investimenti industriali".