Colaggio in alta pressione di sanitari: oltre 220 celle AVM Sacmi vendute in 16 anni

Con l’ultima fornitura ad un importante produttore europeo, sono già oltre 220 le celle AVM per il colaggio in alta pressione vendute da Sacmi dal 2002, anno in cui fu messo a punto il primo prototipo di una tecnologia divenuta punto di riferimento nel settore della ceramica sanitaria. Nata come cella monostampo per la produzione di vasi a brida incollata, il suo elemento di forza è aver messo al centro lo stampo, per garantire la massima flessibilità di utilizzo e la migliore gestione del parco stampi da parte dei clienti.

Costituita tipicamente da una pressa principale per la produzione del bacino in 4 o 5 parti di stampo e da una pressa per la produzione della brida, la AVM è disponibile in diverse versioni, sviluppate nel tempo per consentire la realizzazione anche di vasi dalle caratteristiche e dalla morfologia differente rispetto a quelli tradizionali. Dal classico vaso a brida incollata si passa ad una speciale versione della AVM costituita da tre presse, che consente il colaggio di vasi sifonici carenati, potendo produrre anche eventuali accessori come sifone e listelli di rinforzo. Un’ulteriore versione con corsa e pressa brida maggiorate permette invece la realizzazione di vasi di tipo one-piece, avvalendosi della soluzione di contenimento Isobox brevettata Sacmi.

Configurazioni modulari

L’ampia gamma di prodotti realizzabili, unita alla longevità e intercambiabilità degli stampi, rendono la cella AVM una soluzione idonea sia per i grandi Gruppi, che possono gestire al meglio installazioni in Paesi diversi e con differente livello di automazione, che per i produttori di piccole e medie dimensioni grazie alla qualità, affidabilità e performance.

La cella AVM può infatti essere configurata in maniera modulare per trovare il migliore equilibrio tra flessibilità, produttività e automazione. Ogni cella di colaggio, costituita da una o più macchine, da un robot e da organi accessori, viene dimensionata in base alla produttività e al grado di flessibilità ed automazione richiesti.

Un singolo robot può essere asservito alla gestione di 4 AVM in parallelo, assegnando al robot le sole operazioni di distribuzione della colla e sformatura.

La soluzione più diffusa prevede invece un singolo robot asservito a 2 AVM, una soluzione che consente di automatizzare anche tutte le attività di handling prodotto e il passaggio al pre-essiccatoio. Già con questa configurazione, l’operatore non esegue nessuna attività di manipolazione e sollevamento diretto dei vasi.

Fase fondamentale e delicata del processo di produzione del sanitario, l’essiccazione del pezzo è stata rivoluzionata grazie alla commercializzazione del pre-dryer FPV Sacmi, che consente di ottenere, già in uscita dalla cella, pezzi sufficientemente maturi per essere depositati su carri, con ulteriori plus in termini di ripetibilità del processo e savings energetici. Sono oltre 90, ad oggi, le macchine di colaggio Sacmi fornite in abbinamento al nuovo pre-essiccatoio FPV, progettato e commercializzato dall’azienda a partire dal 2010.

Un’ulteriore configurazione possibile della cella AVM prevede l’accoppiamento singolo con il robot, quest’ultimo incaricato anche gran parte delle operazioni di rifinitura (sbavatura, spugnatura, ecc), riducendo al minimo gli interventi manuali.

La qualità e la sicurezza del lavoro si affiancano a una migliore qualità e ripetibilità del processo, resa possibile dalla simulazione 3D delle attività della cella e del robot antropomorfo.

Una sfida della tecnologia AVM è far coincidere il tempo ciclo della cella (20-25 minuti) con il tempo necessario al robot per eseguire tutte le movimentazioni del pezzo, individuando a priori possibili fattori di criticità. A tale scopo, Sacmi ha dedicato un ulteriore software allo studio e all’ottimizzazione del ciclo di funzionamento della cella installata nel nuovo impianto pilota presso il laboratorio Sanitaryware. La soluzione ha consentito di analizzare con accuratezza tutti gli eventi cui è sottoposto il robot, confrontando i tempi ciclo di tutte le risorse impiegate (macchina, robot, operatore).

Automazione totale

Per le aziende che scelgono l’automazione totale sono disponibili ulteriori dispositivi per il carico automatico dei pezzi su carro, effettuato mediante robot di asservimento alle presse di colaggio. Diverse le possibili configurazioni di carico in funzione della tipologia di articoli prodotti, con l’obiettivo di massimizzare la densità dei pezzi sul carro.

Allo stesso modo, l’intera fase di trasporto dei pezzi all’interno della fabbrica può essere gestita totalmente da veicoli a guida laser LGV, dalla cella all’essiccatoio sino alla smaltatura e al forno.

Punto di forza della proposta Sacmi è la possibilità di realizzare l’azzeramento delle attività manuali a basso valore aggiunto per successivi step di investimento, essendo ogni componente della cella perfettamente compatibile con gli asservimenti a valle.

Non secondaria, nelle ultime evoluzioni di AVM, è poi la possibilità di introdurre inserti automatici negli stampi, per realizzare agevolmente le più svariate tipologie di articoli, compresi i moderni WC rimless.

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