Equipceramic: la gestione efficiente del calore estremo
Equipceramic ha sviluppato un nuovo forno a tunnel dotato di un particolare sistema di isolamento/raffreddamento, in grado di mitigare la temperatura negli stabilimenti dedicati alla produzione di laterizi.
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Le fornaci situate nelle aree geografiche caratterizzate da clima torrido, devono affrontare il problema delle alte temperature che si vengono a creare all’interno degli stabilimenti produttivi quando le linee sono in funzione. Tra tutte le apparecchiature installate, il forno è la principale fonte di calore a causa delle alte temperature interne (intorno ai 1.000 ºC) e della vasta superficie di irraggiamento data dalle sue dimensioni. In sede di progettazione è pertanto indispensabile prestare particolare attenzione al design, al sistema di isolamento e al circuito di raffreddamento.
Equipceramic ha sviluppato un nuovo forno a tunnel dotato di un particolare sistema di isolamento/raffreddamento, in grado di mitigare la temperatura negli stabilimenti che producono mattoni e tegole. L’obiettivo è fare in modo che non vengano superati i 50°C, ovvero la temperatura massima concessa da numerosi Paesi negli ambienti di lavoro.
Un forno “più fresco” a basso consumo energetico
In una fornitura recente, Equipceramic è riuscita a mantenere le pareti esterne del forno a 50º C, con una differenza di soli 5°C rispetto alla temperatura ambiente che raggiungeva i 45º C. Oltre a ciò, è stata inoltre ottenuta una riduzione del consumo energetico rispetto al forno tradizionale. In generale l’aggiunta dell’isolamento alle pareti non è sufficiente in quanto comporta un aumento eccessivo dello spessore e costi di esecuzione molto elevati.
Per il progetto in questione, oltre allo studio minuzioso dell’isolamento idoneo, si è scelto di introdurre un circuito di raffreddamento ad aria, garantendo così la riduzione di temperatura desiderata.
L'aria utilizzata per il raffreddamento delle pareti viene raccolta per mezzo di alcuni collettori e poi immessa nel forno tramite il circuito aria-bruciatori, che consente un notevole risparmio di energia. Un potente circuito di raffreddamento è stato installato sotto la copertura del tetto, in modo da rinfrescare anche il soffitto del forno: in questo caso, l'aria di raffreddamento viene convogliata direttamente nell'essiccatoio.
Una nuova filosofia di ventilazione applicata all’essiccatoio
L'essiccatoio, che rappresenta un'altra fonte rilevante di calore, è stato trattato in modo diverso rispetto al forno. Da un lato, l'isolamento delle pareti e del soffitto è stato aumentato applicando soluzioni a sandwich e schiuma poliuretanica espansa/autoespandente, dall'altro è stata cambiata la filosofia di ventilazione, aspetto senza dubbio molto interessante.
Si tratta di un essiccatoio semicontinuo dotato di ventilatori a forma di cono per il ricircolo dell'aria che presenta diversi vantaggi rispetto si semicontinui tradizionali: riduzione del 40% della larghezza dei carri dell’essiccatoio, aumento del 40% del numero di ventilatori e del 40% della portata d'aria.
L'introduzione di questi tre accorgimenti consente una migliore penetrazione dell'aria nei prodotti da essiccare, la riduzione dei cicli di essiccazione e, soprattutto, la possibilità di operare a temperature più basse che si traduce in una riduzione automatica di temperatura delle pareti interne. Aumentando l'isolamento delle pareti esterne, si riesce inoltre a ottenere una differenza tra temperatura ambiente e temperatura delle pareti esterne inferiore a 5 °C.
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