Nel 2019, produzione e vendite si sono fermate a 409 milioni di mq. In flessione soprattutto i mercati extra-europei, mentre il mercato domestico ha segnato un leggero recupero.
Con una produzione di circa 114 milioni mq, oggi la Nigeria è il secondo maggiore produttore di piastrelle in Africa. Otto le aziende produttrici, di cui 6 cinesi.
Produzione ed export continueranno a crescere, nonostante le piastrelle indiane siano state fortemente penalizzate nei mercati del Golfo con la recente introduzione di dazi antidumping del 42,9%.
Tra il 2015 e il 2018 le esportazioni turche di piastrelle sono costantemente cresciute, raggiungendo i 100 milioni mq, quasi il 30% della produzione nazionale.
Con l’introduzione dei dazi compensativi e antidumping sull’import di piastrelle cinesi negli Stati Uniti, per l’industria ceramica USA e per tutti gli altri Paesi esportatori si apre la corsa per conquistare parte dei 64 milioni mq finora esportati dalla Cina.
Christophe Callon, responsabile marketing e acquisti di Saint Gobain Building Distribution Tiles & Flooring e CEO di Decoceram, illustra i cambiamenti in atto nel mercato europeo del flooring e nella distribuzione di piastrelle ceramiche.
Il Centro Studi Acimac anticipa su Ceramic World Review I dati principali della 7a edizione dello studio annuale “Produzione e consumo mondiali di piastrelle ceramiche”.
Mohawk Industries (USA), SCG (Tailandia) e Lamosa (Messico) si confermano salde sul podio. Complessivamente, la produzione di piastrelle realizzata nel 2018 dai 25 maggiori gruppi mondiali ha raggiunto circa 1.800 milioni mq, pari al 13,7% della produzione mondiale.
La produzione di piastrelle si ferma a 415 milioni mq (-1,6%), il fatturato del settore perde il 3% scendendo a 5,4 miliardi di euro. Elevatissimi gli investimenti tecnologici, ancora oltre i 500 milioni di euro.
Presentata una petizione all’U.S. Department of Commerce e alla U.S. International Trade Commission per chiedere l’introduzione di dazi antidumping sull’import cinese.
Disponibile il nuovo Rapporto del Centro Studi ACIMAC che analizza i dati economico-finanziari 2015-2017 di 345 imprese, di cui 75 italiane, 72 spagnole e 198 in altri Paesi del mondo.
Per il direttore dell’associazione nazionale di categoria, nel 2019 l’industria statunitense produttrice di piastrelle dovrebbe confermarsi stabile sui livelli di vendita totali dell’anno scorso.
In una lunga intervista il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani analizza i fattori che hanno contribuito al rallentamento del settore e illustra le misure messe in campo per afferrare nuove opportunità di crescita.
Il consumo di piastrelle è cresciuto appena dell’1,2% nel 2018, a circa 288 milioni mq. In calo le vendite dei produttori USA (84 milioni mq), in aumento le importazioni (205 milioni mq, +5%), per lo più da Cina, Spagna e Brasile.
Dopo cinque anni di continua crescita, l’industria italiana produttrice di piastrelle ceramiche chiude il 2018 col segno meno. Produzione, vendite ed export in calo tra il 2 e il 3%.
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