Giovanni Savorani analizza sfide e opportunità della ceramica made in Italy

In una lunga intervista il presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani analizza i fattori che hanno contribuito al rallentamento del settore e illustra le misure messe in campo per afferrare nuove opportunità di crescita.

Nonostante il 2018 non sia stato un anno brillante per l’industria italiana produttrice di piastrelle ceramiche (produzione e vendite totali sono scese intorno ai 410 milioni mq), il settore è riuscito a  tenere in termini di quote di mercato e prezzi medi di vendita, oggi attorno ai 13,8 euro/mq, confermandosi il primo Paese esportatore per valore e il terzo per volumi (dopo Cina e Spagna), con il 12% del mercato mondiale.

A sostenerlo è il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, secondo il quale “l’industria ceramica italiana ha dalla sua parte ottimi fondamentali: le imprese ceramiche italiane sono le più aggiornate dal punto di vista tecnologico, hanno affinato le reti vendite e reso capillare la distribuzione su scala planetaria. Oggi, pur con volumi produttivi più bassi del 17% rispetto al 2008, il fatturato è in linea con i risultati pre - crisi, grazie all’innalzamento del mix, alla qualità produttiva e alla presenza sul mercato delle grandi lastre di cui l’Italia detiene la leadership a livello mondiale”.

Sul rallentamento del comparto nel 2018 ha comunque pesato una pluralità di fattori, che Savorani analizza puntualmente: dalla competitività di Paesi produttori favoriti da migliori infrastrutture e da un costo del lavoro e dell’energia inferiori a quelli italiani, alle azioni antidumping avviate in Arabia Saudita che hanno influenzato negativamente anche le vendite del made in Italy; dalla concorrenza dei nuovi materiali vinilici LVT alla carenza in alcuni mercati di figure professionali nel campo della posa che amplifica ulteriormente il problema dei costi di installazione, già superiori a quello del prodotto stesso. Sul mercato italiano, poi, la preannunciata ripresa del mercato delle ristrutturazioni non c’è stata nonostante la disponibilità di incentivi per la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici.

Leggi l’intervista completa a Giovanni Savorani pubblciata su Ceramic World Review 130/2019

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