L'export traina l'industria ceramica italiana

Con 273 aziende e 37.058 addetti al suo attivo, l'industria ceramica italiana (piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglieria e materiali refrattari), chiude il 2011 a quota 6,66 miliardi di euro di fatturato, realizzando un +2,6% rispetto al 2010.

Sulla base dei dati rilevati dall'indagine statistica annuale di Confindustria Ceramica, a influire in modo importante sui risultati è stato, come già nel 2010, l'export, che, unito al volume d'affari generato dalle aziende attive all'estero, ha raggiunto i 5 miliardi di euro, pari al 75% del fatturato totale.

Ad aggiudicarsi la fetta più cospicua della torta è come di consueto la piastrella. A fronte di una produzione nazionale risalita a 399,7 milioni di metri quadrati (+3,2%), le vendite totali (413 milioni mq, stabili sui livelli 2010) hanno generato un fatturato di 4.716 milioni di euro (+1,86%), di cui 1.146 milioni sul territorio nazionale (-5,8%) e 3.570 milioni oltre confine (+4,6%). Nello specifico, l'export ha registrato segni positivi soprattutto in Russia (+20,2%), Africa (+14,9%), Australia/Oceania (+11,8%). Pur in presenza di forti contrazioni nei paesi economicamente più deboli come Irlanda, Grecia e Portogallo, il mercato europeo ha registrato complessivamente un +4,6%, con le migliori performance in Lituania (+38,4%), Lettonia (25,3%), Repubblica Ceca (+19,5%), Austria (+9,8%), Francia (+9,1%), Ungheria (+8,9%) e Germania (+8,4%).

Nonostante il momento difficile, tuttavia, il settore, composto da 163 aziende (9 in meno rispetto al 2010) e 22.189 addetti (-5%), ha segnato una buona crescita degli investimenti (+10,9%), pari al 5,3% del fatturato annuale.

Buoni anche i risultati delle 20 aziende produttrici di piastrelle localizzate all'estero che hanno realizzato un fatturato di 1.045 milioni di euro (+5,6%), di cui 866,8 milioni derivanti da vendite domestiche (+6,3%) e 178,3 milioni da esportazioni (+2,4%). In crescita anche la produzione realizzata in questi impianti, che ha raggiunto i 122 milioni di metri quadrati (+5,2%), e il numero dei dipendenti, saliti a 7.451(+5,6%).

Il primo trimestre 2012 conferma sostanzialmente il trend già evidenziato nel 2011 registrando una forte espansione delle vendite verso i paesi extracomunitari (+8,7% il dato complessivo, con punte del +45% nell'area del Golfo, +16,8% in Russia, +10,7% negli Stati Uniti, +7,8% in Asia), la flessione di alcuni punti percentuali sui mercati europei e il crollo delle vendite sul mercato interno (-16,25%).

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