L'industria delle costruzioni in Nord Africa: Algeria
L'Algeria sta attraversando una situazione di relativa stabilità. Secondo la Banca Mondiale, il PIL reale, pari al 2,8% nel 2013, dovrebbe essere salito al 3% nel 2014 ed è previsto quest'anno al 3,3% con un ulteriore consolidamento al 3,5% nel biennio 2016-2017.
Questo trend positivo si rifletterà anche sul settore delle costruzioni, per il quale l'agenzia BMI prevede una crescita media annua del 5% nel periodo tra il 2015 e il 2024, con un valore che passerebbe da 22,8 a 47,4 miliardi di dollari.
Tra i motori della crescita, in primo luogo, il nuovo programma quinquennale di sviluppo (2015-2019) previsto dal Governo, con investimenti per 262 miliardi di dollari in infrastrutture pubbliche.
Significativi i nuovi programmi di social housing che prevedono la costruzione di oltre un milione di nuove abitazioni entro il 2019, sanando già entro il 2018 il fabbisogno di alloggi, stimato in circa 720.000 unità, secondo quanto affermato dal Ministro dell'Habitat, A. Tebboune. Peraltro, nel programma quinquennale 2010-2014, sui 2.223.403 alloggi previsti, ne sono stati avviati 2.140.480 e consegnati 1.096.794.
Altri investimenti per 5 miliardi di dollari sono stati stanziati per la ristrutturazione o nuova costruzione di ospedali e centri di riabilitazione: i lavori di costruzione di cinque strutture ospedaliere sono già stati avviati, tra cui l'ospedale civile Satawali ad Algeri (affidato al consorzio composto dalla Rizzani de Eccher e dall'Ospedale San Raffaele di Milano), e l'ospedale di Tlemcen (affidato alla United Kingdom International Hospital Group); entro fine anno sono previsti i bandi per la realizzazione di altre cinque strutture sanitarie.
La crescita del settore dell'edilizia si è tradotta in un aumento delle importazioni di materiali da costruzione, passate (fonte Dogane algerine) dai 3,43 miliardi di dollari del 2013 a 3,65 miliardi di dollari nel 2014 (+6,4%). Tra i prodotti importati, quelli in ceramica hanno raggiunto nel 2014 un valore di 81,68 milioni di dollari, segnando un aumento di oltre il 56% sul 2013.
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