Marcheluzzo rinnova la linea di Fornace Vizzolese
L’azienda vicentina ha reso più flessibile ed efficiente la linea di produzione esistente con automatismi e robotica di nuova generazione.
Focalizzare gli interventi tecnologici su una specifica parte dell’impianto di produzione, inserendo automatismi di nuova generazione, fa sì che ne benefici tutta la linea esistente, la quale diventerà più flessibile ed efficiente con investimenti contenuti.
Tale processo di rigenerazione conferirà infatti nuove funzionalità a macchinari e apparecchiature che, altrimenti, verrebbero dismessi per poi essere, con tutta probabilità, smaltiti. Questo è il concetto alla base della fornitura di Marcheluzzo a Fornace Vizzolese, storica azienda lombarda con sede alle porte di Milano guidata da Luigi Emilio Besozzi e dalla sorella Maria con i figli Filippo e Laura a cui saranno passate le redini della società in un prossimo futuro.
Processi più efficienti con la robotica
In qualità di responsabile delle attività operative dello stabilimento, Filippo Besozzi ha interpellato Marcheluzzo per il rinnovamento impiantistico della zona taglio, movimentazione dei prodotti e carico sui pianali, ormai obsoleto e antieconomico, mediante sistemi robotizzati. L’operazione, particolarmente delicata, ha richiesto uno studio meticoloso del contesto produttivo, così da effettuare modifiche e migliorie nel modo più efficace.
In questo caso Marcheluzzo ha studiato una nuova linea di taglio combinata con 4 arpe così da garantire molteplici tipologie di taglio: 55 mm per poi passare a 120/240 mm fino a 190 e 250 mm.
“La grande flessibilità della linea – sottolinea Filippo Besozzi – ci permette di gestire più formati alzando il livello della produttività e assecondando la domanda proveniente dal mercato.”
La base della taglierina è fissa a pavimento e predisposta al cambio della sola parte superiore dove sono collocati i fili.
Il banco di allargatura dopo il taglio è munito di un dispositivo a pantografo per la predisposizione in automatico degli spazi tra pezzo e pezzo, fattore molto importante per il successivo processo di essiccazione dei prodotti.
Tutta la fase di movimentazione del prodotto verde viene eseguita attraverso l’ausilio di cinghie dentate, opportunamente dimensionate per il carico e la precisione di spostamento.
Non esistono rulli metallici nell’intera linea di trasporto e, cosa di maggiore interesse per il cliente, tutta la linea di movimentazione e preparazione dei gruppi è stata studiata per il trasporto senza inconvenienti di possibile ribaltamento, dai pezzi più stretti in appoggio ai pezzi più larghi.
Le varie tipologie dei materiali programmate a seconda della forma e dimensione vengono successivamente prelevate da un robot sul quale possono essere agganciate tre differenti tipologie di pinze costruite specificatamente per i prodotti richiesti.
Nel periodo fine 2022 e inizio 2023 Marcheluzzo ha iniziato i lavori di montaggio delle nuove macchine in stretta collaborazione con il cliente per arrivare verso fine marzo all’avviamento e al collaudo del sistema.
La sostenibilità degli investimenti
Efficienza energetica, riutilizzo degli scarti, riduzione delle emissioni di CO2 sono senza dubbio ambiti d’azione prioritari, ma ai fini di un’economia circolare è necessario impegnarsi per il recupero dell’esistente. In quest’ottica, ai costruttori di impianti è richiesta una sempre più attenta visione su come realizzare modifiche alle linee di produzione obsolete, in modo da rendere i processi più efficienti.
“Quando si parla di sostenibilità degli investimenti – spiega il CEO Paolo Marcheluzzo -dobbiamo tener conto che sempre più spesso i clienti chiedono modifiche per i propri impianti con l’obiettivo di recuperare il più possibile e aggiungere quello che la tecnologia moderna offre per migliorare la qualità dei prodotti, diminuire i consumi energetici e soprattutto per mettere in condizione l’operatore di lavorare meglio e con maggiore sicurezza.”
Marcheluzzo già da diversi anni è impegnata a fornire ai propri clienti soluzioni che possano valorizzare gli impianti datati e non più rispondenti alle esigenze del mercato, inserendole in modo armonioso e sostenibile all’interno del contesto produttivo. Sono infatti sempre più numerose le aziende che chiedono di rivedere in chiave moderna le zone di essiccazione/cottura,
o di ottimizzare i consumi energetici o, ancora, di automatizzare solo specifiche fasi del processo anziché sostituire la linea completa, con considerevoli risparmi sui costi di gestione e sull’investimento iniziale.
“La realizzazione di questi interventi è spesso complessa e richiede una profonda conoscenza dei processi aziendali – aggiunge Paolo Marcheluzzo – “Una delle nostre più grandi soddisfazioni è vedere i nostri clienti crescere in termini di competitività ed efficienza recuperando velocemente gli investimenti sostenuti”.
Hai trovato utile questo articolo?
Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico