Positvo il mercato immobiliare statunitense

16/02/04 - Un 2003 positivo per il mercato immobiliare USA. Secondo i dati resi noti dalla NAR (National Association of Realtors), associazione statunitense che rappresenta più di 972.000 agenti operanti nel comparto residenziale USA, le vendite complessive relative alle case esistenti sono ammontate a circa 6,07 milioni di unità (segnando un + 9,1% rispetto al 2002), mentre 1,08 milioni sono state le vendite di case di nuova costruzione.

L’avvio di nuovi cantieri, infine, ha segnato un 2003 da record con 1,84 milioni di unità stimate. L’andamento positivo della domanda ha, naturalmente, inciso sui prezzi. La media nazionale è cresciuta nel 2003 del 3,7% per quanto riguarda le case di nuova costruzione, mentre per le case già esistenti la crescita è stata dell’8%.
L’area geografica del Paese che ha risentito maggiormente di tali aumenti è quella nord-orientale, con il +13,1% di novembre 2003 rispetto al periodo analogo dell’anno precedente.

Previsioni in calo per il 2004

Un calo è invece atteso per il 2004. Secondo le previsioni della NAR le vendite di case esistenti si attesteranno intorno ai 5,85 milioni di unità (- 3,6% rispetto all’anno precedente), mentre circa 1,01 milioni (-6,5% rispetto al 2003) saranno le nuove case vendute. Un calo del 7% è atteso anche per l’avvio di nuovi cantieri che saranno solamente 1,71 milioni.

A incidere sulla diminuzione nelle vendite nei vari segmenti, contribuirà l’incremento dei tassi d’interesse sui mutui: le proiezioni prevedono che si passerà dal 5,8% del 2003 ad una media del 6,5% nel 2004.
Secondo la ricerca anche i prezzi degli immobili subiranno un aumento. Il costo delle case esistenti lieviterà del 4,6% e quello delle case di nuova costruzione del 5,1%.

Tali effetti negativi saranno compensati, anche se solo in parte, da un trend positivo del mercato del lavoro, dal crescente numero di nuovi nuclei familiari e da fattori ancora complessivamente favorevoli per gli acquirenti.

Riguardo all’inflazione, altro fattore che incide sui volumi di vendita, il NAR prevede che l’indice dei prezzi al consumo fletterà fino a un 1,6% nel 2004: finché l’inflazione resterà su livelli così bassi, la FED (la Banca Centrale degli Stati Uniti) manterrà probabilmente i tassi d’interesse sulla stessa linea, al fine di non compromettere la ripresa economica, favorendo quindi l’indebitamento delle imprese.

Negli approfondimenti la tabella con tutti i dati
Il mercato immobiliare statunitensemercatousa2003.pdf

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