Usa: il punto sul mercato

Coverings sarà l'occasione per verificare l'evoluzione del mercato statunitense, provato dalla crisi del settore immobiliare. La battuta d'arresto è stata quanto mai sentita perché è arrivata dopo anni di crescita ininterrotta: negli ultimi 10 anni il consumo di piastrelle è infatti cresciuto del 32%.

Lo scorso anno il consumo è, all'opposto, sceso del 19,5% fermandosi in quantità assolute a 248 milioni di mq, il valore più basso dal 2002 e il primo caso dal 1994 senza incrementi annui.

A risentirne maggiormente le importazioni (202,3 milioni mq, pari a 1.684,4 milioni di dollari, rispettivamente -20,3% e -14,6% sul 2006). I prodotti importati hanno infatti subito, oltre alla svalutazione del dollaro nei confronti delle monete nazionali, in particolar modo dell'euro, anche l'aumento dei prezzi del petrolio, che incidono sui costi di trasporto, e la distanza, molto importante in un periodo in cui i lotti venduti si fanno più piccoli. Questa congiuntura spiega anche la crescita del Messico tra i maggiori paesi esportatori. Il fattore prezzo è invece il motivo che spiega l'unico incremento registrato nelle importazioni: la Cina ha chiuso il 2007 con un +1,4% in quantità e un +4,6% in valore.

Più contenuta invece la contrazione della produzione locale (-14,4%), che si è fermata in quantità a 50 milioni di mq. Prosegue al contrario il trend positivo dell'export, che incrementa del 5,3% le sue quantità ora pari a 4,4 milioni di mq/anno.

Un approfondimento sul mercato statunitense è pubblicato sui numeri di aprile di Ceramic World Review e Tile International in distribuzione a Coverings 2008.

Source/fonte: U.S. Commerce Dept.