Mohawk Industries rallenta, ma chiude il 2022 in positivo
Ricavi totali in crescita del 4,8% a 11,7 miliardi di dollari, di cui 4,3 miliardi generati dalla divisione Global Ceramic che cresce del 10% sul 2021.
A fronte di un 2021 cresciuto oltre ogni aspettativa (+17,3% sul 2020) l’esercizio 2022 di Mohawk Industries ha evidenziato una certa tendenza al rallentamento. Un dato che non stupisce, alla luce della pressione inflattiva comune a molti mercati, ai rincari energetici e delle materie prime, oltre all’aumento dei tassi di interesse.
Se il terzo trimestre aveva manifestato segni di debolezza tenendo però il passo, l’ultimo periodo dell’anno ha visto abbassarsi la soglia dei ricavi, scesi a 2,7 miliardi di dollari (-4% rispetto allo stesso periodo al 2021 e -1,3% su base costante).
Grazie al buon andamento del primo semestre, tuttavia, il colosso del flooring è riuscito a chiudere l’esercizio 2022 in crescita del 4,8% (+8,8% su base costante) con vendite a quota 11,7 miliardi di dollari (11,2 miliardi nel 2021). Ripercussioni negative invece sull’utile netto sceso a 25 milioni di dollari (823 milioni al netto di ristrutturazioni e acquisizioni) contro i 1.033 milioni del 2021 (o 1.027 milioni l’utile netto rettificato) e sul risultato operativo passato da 1.335 milioni di dollari a 244 milioni.
“Dopo il forte rialzo dei primi mesi 2022, il mercato immobiliare statunitense ha subito una contrazione sotto il peso dei tassi di interesse e dell’elevata inflazione, così anche in Europa, dove il difficile contesto ha messo in crisi la capacità di spesa dei consumatori”, ha commentato Jeffrey S. Lorberbaum, Presidente e CEO di Mohawk Industries. “Nella seconda metà dell’anno il calo delle vendite nel settore residenziale e delle ristrutturazioni ha contratto i volumi nel comparto flooring, compensati in buona parte dal positivo andamento del segmento commerciale che ha continuato a beneficiare dei progetti di costruzione e ristrutturazione”.
Sul fronte M&A, nel corso del 2022 il gruppo di Calhoun ha rilevato cinque piccole società ad alto valore strategico che hanno ampliato la rete distributiva e la portata dell’offerta. Nel mese di febbraio 2023 è stata inoltre completata l’acquisizione di Elizabeth, mentre per Vitromex, in Messico, il gruppo è in attesa dell’approvazione da parte delle autorità competenti. Entrambe le società andranno quasi a raddoppiare il posizionamento sui rispettivi mercati, ampliando la base clienti, la capacità e l’offerta in gamma.
Le divisioni nel quarto trimestre: Global Ceramic è l’unica a crescere
Nel quarto trimestre, il segmento Global Ceramic ha registrato un incremento delle vendite del 4%, pari a 987,7 milioni di dollari (+5,2% su base costante). Bene anche il margine operativo che si attesa a 69 milioni di dollari (60 milioni nel quarto trimestre 2021).
Negli Stati Uniti, le vendite e i volumi relativi alla ceramica sono cresciuti grazie all’offerta di prodotti di alta qualità, all’aumento dei prezzi e alla maggiore domanda di top in quarzo a cui il gruppo si sta preparando a rispondere rafforzando la capacità produttiva entro il 2023. Come riferito dal CEO, la spinta è stata data dal canale commerciale, molto più vivace e dinamico rispetto al residenziale. Rimane piuttosto in sofferenza il business ceramico in Europa a causa del rallentamento della domanda e la riduzione degli stock presso i clienti. Per sostenere la crescita nell’area, Mohawk sta completando in Italia l’espansione delle linee di produzione delle grandi lastre ceramiche. Nel trimestre sono diminuite le vendite anche in Messico e in Brasile dove, stante le previsioni di una domanda debole ancora nel breve periodo, sono stati ridotti i livelli di produzione.
Complessivamente, nel 2022, la divisione ha generato ricavi in crescita a doppia cifra (+10%) portando il fatturato a 4,3 miliardi di dollari contro i 3,9 miliardi del 2021.
Diverso l’andamento delle altre due divisioni, che nel periodo ottobre-dicembre hanno invece segnato una battuta d’arresto, con Flooring North America in calo del 6,8% e ricavi a 946 milioni di dollari (1.015 milioni nel 2021), e Flooring Rest of the World in flessione del 9,9% a quota 717 milioni (795 milioni nel 2021). La contrazione dei volumi di vendita ha indotto Mohawk a intraprendere interventi di ristrutturazione dei costi in entrambe le linee di business. Anno su anno, invece, le divisioni sono risultati in crescita, ancorché molto meno evidente rispetto alla b.u. Global Ceramic, rispettivamente del +2,2% e +1,7%.
A fronte delle positive dinamiche dei prezzi, il CEO ha espresso fiducia e ottimismo, dichiarando che “nel corso del quarto trimestre, i costi dell’energia e dei materiali in tutto il mondo hanno iniziato a diminuire, il che dovrebbe influire positivamente sui nostri risultati 2023”.
Favorevoli le previsioni dal secondo trimestre 2023
Nel primo trimestre 2023 Mohawk Industries prevede ancora un po’ di turbolenza sul mercato e, per tale ragione, non aumenterà la produzione come avveniva in passato a inizio anno, in modo da non generare costi non assorbiti. Più favorevoli invece le stime per il secondo trimestre.
Secondo Lorberbaum, “le vendite nel periodo dovrebbero migliorare come pure i costi dei materiali e dell’energia spingendo la spesa dei consumatori, specialmente in Europa. L’introduzione in gamma di nuove collezioni, insieme a promozioni mirate, favorirà ulteriormente lo sviluppo del business”.
Nel lungo periodo, la domanda mondiale nel settore real estate richiederà investimenti significativi in termini di nuove costruzioni e ristrutturazioni. Mentre il gruppo di Calhoun è impegnato a gestire l'attuale ciclo economico, sta operando con una prospettiva a lungo termine puntando sulle attività a maggior potenziale di crescita, tra cui LVT, laminati, top in quarzo, oltre a grandi lastre e materiali da isolamento.
“Prevediamo di uscire da questa recessione con una leadership rafforzata, grazie alle acquisizioni mirate, al miglior posizionamento in Brasile e Messico e all’espansione delle categorie di prodotti ad alto potenziale”, ha concluso il CEO. “Il gruppo si conferma solido, in grado di gestire efficacemente l’attuale scenario e guidare crescita e redditività future”.
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