Mohawk vola oltre gli 11 miliardi

La multinazionale del flooring chiude il 2021 con ricavi netti consolidati a 11,2 miliardi di dollari (+17,3% sul 2020). La divisione Global Ceramic cresce del 14% a 3,9 miliardi di dollari.

Jeffrey S. Lorberbaum

Mohawk Industries (Calhoun, Georgia) prosegue la sua espansione battendo nuovi record e dando ancora una volta prova della solidità e resilienza del suo modello di business.

Per il colosso del flooring l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 ha generato ricavi netti consolidati pari a 11,2 miliardi di dollari (9,6 miliardi di dollari nel 2020), in crescita del 17,3%.

Ancora più marcato il rafforzamento dei margini, con l’Ebitda oltre 1,9 miliardi di dollari (+40%), il risultato operativo più che raddoppiato a 1.335 milioni (il margine operativo è salito a circa il 12%), e l’utile netto che segna un +100%, da 516 a 1.033 milioni di dollari.   

“L'attività di Mohawk è migliorata in modo significativo durante tutto l’anno”, ha dichiarato Jeffrey S. Lorberbaum, Presidente e CEO di Mohawk. “Le vendite del quarto trimestre sono rimaste solide, trainate dal positivo andamento del segmento residenziale, sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni. Anche le vendite nel segmento commerciale sono migliorate, sebbene siano ancora inferiori rispetto ai livelli pre-pandemia. Gli utili del trimestre hanno beneficiato dell’incremento dei prezzi e del miglioramento sia del mix produttivo che della produttività”.

Ancorché penalizzati dall’impennata dei prezzi di materie prime ed energia, nel quarto trimestre dell’anno, e complessivamente in tutto il 2021, gli indicatori economico/finanziari di tutte e tre le business unit del gruppo si sono rivelati in ottima salute. 

La divisione Global Ceramic sfiora i 4 miliardi

Tra ottobre e dicembre le vendite del segmento Global Ceramic sono cresciute del 3% (+10% a parità di cambi e giorni lavorati) portando il giro d’affari dell’intero anno a 3,9 miliardi di dollari (+14,1% rispetto ai 3,4 miliardi del 2020). Il margine operativo della divisione, cresciuto in un anno del 140% a 403 milioni di dollari, ha raggiunto il 10%.

Negli ultimi 3 mesi dell’anno, le attività in Messico, Brasile e Russia hanno registrato i risultati migliori, nonostante le vendite siano state penalizzate dai limiti di capacità produttiva.

La business unit ha migliorato l’offerta con proposte innovative per pavimenti, rivestimenti, mosaici, lastre in quarzo e gres porcellanato, rafforzando il posizionamento anche nel segmento outdoor.  I sostanziali rincari dei materiali, della manodopera e dell’energia continuano ad esercitare una forte pressione sulle attività, soprattutto in Europa, la più colpita dalla crisi energetica, dove il costo del gas naturale è più che quintuplicato in un anno. Le ripercussioni negative si faranno sentire già nel primo trimestre di quest’anno, “nell’ordine dei 40-45 milioni di dollari, al netto degli aumenti dei prezzi”, ha dichiarato Lorberbaum, annunciando anche un ulteriore necessario aggiornamento dei listini previsto dalla seconda metà del 2022.

Numerosi gli investimenti programmati, alcuni dei quali già in corso, come sottolinea Lorberbaum:

In Brasile è in fase di costruzione il nuovo stabilimento per la produzione di gres porcellanato che dovrebbe essere operativo nel secondo semestre 2023, mentre in Messico stiamo potenziando la produzione di mosaici e prodotti esclusivi. In Russia abbiamo programmato un aumento di capacità del gres porcellanato con due nuove linee di produzione da avviare rispettivamente nel 2022 e nel 2023. In Europa siamo concentrati sull’espansione del business delle lastre in gres porcellanato e materiali per esterno, mentre negli Stati Uniti stiamo aumentando la produzione di piani da cucina in quarzo. Complessivamente, quando tutte le linee saranno operative, questi investimenti permetteranno un fatturato aggiuntivo di circa 300 milioni di dollari”.

In crescita anche le divisioni non ceramiche

In forte progresso anche i ricavi della divisione Flooring North America (produzione e vendita in Nord America di carpet, laminato, vinilici, LVT e legno), che ha chiuso il 2021 a 4,1 miliardi di dollari (+14,5% sul 2020), e della Business Unit Flooring - Rest of the World (produzione e vendita di laminato, vinilici, LVT, legno e pannelli isolanti al di fuori del Nord America) che ha segnato un +25,4% sull’anno precedente, raggiungendo i 3,2 miliardi di dollari.

Negli Stati Uniti, è stata programmata un’espansione produttiva nel segmento laminati, dove Mohawk è leader di mercato, con una prima fase di interventi già nel primo trimestre 2022 e la seconda nel 2023; l’obiettivo è supportare un aumento di vendite per circa 300 milioni di dollari. Eccellenti anche per le performance dell’LVT, il materiale a più rapida crescita sul mercato statunitense; anche in questo comparto il gruppo sta avviando nuovi progetti impiantistici che termineranno nel 2023 e che contribuiranno a incrementare il fatturato di oltre 160 milioni di dollari.

Anche al di fuori degli Stati Uniti l’attenzione maggiore è rivolta al potenziamento della produzione e dell’offerta di laminati e LVT, con nuovi investimenti impiantistici programmati fino al 2023.

Ottimismo per il 2022

“Dopo aver toccato un nuovo record nel 2021, siamo molto fiduciosi riguardo alla crescita e alla redditività future”, ha annunciato Lorberbaum. “Nel 2022, il PIL dovrebbe crescere dal 3% al 5% nella maggior parte dei nostri mercati, mantenendo forti le vendite nel segmento residenziale e migliorando quelle nel segmento commerciale. Nonostante il probabile aumento, i tassi di interesse dovrebbero mantenersi storicamente favorevoli, supportando il settore immobiliare e le attività di ristrutturazione. Nel corso di quest’anno potremmo anche osservare un’attenuazione dell’inflazione e dei problemi in materia di manodopera, materiali ed energia”.

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