Nuove regole per il marchio "Ceramic Tiles of Italy"

Un nuovo codice disciplinare regola da inizio 2009 il marchio “Ceramic Tiles of Italy”, voluto negli anni ’70 dall’allora Assopiastrelle per la promozione delle piastrelle di ceramica italiane nel mondo.

Il consiglio direttivo di Confindustria Ceramica ha deliberato, nella seduta dello scorso ottobre, il regolamene attuativo che lo ha trasformato in marchio volontario di origine dei prodotti.
Potranno usarlo su licenza solo le aziende associate per la sola produzione realizzata in Italia.
È la prima volta che un settore industriale decide di delimitare con un marchio di origine le sole produzioni effettivamente realizzate in fabbriche italiane.

Oltre alla provenienza italiana dei prodotti il marchio rappresenta anche tutti gli altri valori che caratterizzano le piastrelle italiane: tutela e salvaguardia della salubrità nei posti di lavoro, completa eliminazione dei materiali tossici, costante attenzione allo sviluppo sostenibile sia in termini di prodotto sia di manifattura.

Altro elemento di novità è che la decisione di Confindustria Ceramica ha coperto una lacuna dell’Unione Europea che, come noto, non riesce a normare l’origine della merce messa in commercio, a differenza di quanto avviene in molti altri paesi del mondo. Questo si affianca all’azione dell’associazione – coronata da successo nei comitati tecnici Iso e Cen – finalizzata a far si che il marchio venga apposto anche sul prodotto e sulla scatola, misura questa che dovrà essere approvata successivamente dai vari organi internazionali.


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