Florim: nuovo impianto fotovoltaico a Mordano
22.000 m2 di pannelli fotovoltaici permetteranno di risparmiare oltre 1.400 tonnellate di CO2 all’anno.
È operativo da settembre il nuovo impianto fotovoltaico sul tetto del Plant 2 di Florim a Mordano (Bologna). Una superfice fotosensibile di 22.000 m2 con una potenza di picco pari a 4,5 MWp eviterà l’emissione di 1.400 tonnellate di CO2 ogni anno. Per il grande gruppo ceramico italiano quest’ultimo investimento si aggiunge alle numerose efficienze energetiche introdotte nel corso degli anni, in coerenza con la sostenibilità orientata a minimizzare l’impatto aziendale sull’ambiente e il territorio.
“La nostra attenzione alla tutela ambientale è iniziata oltre 14 anni fa e ha contribuito a renderci l’unica industria ceramica al mondo certificata B Corp nel dicembre 2020. L’avvio di questo nuovo impianto – sommato ai due già esistenti a Fiorano Modenese – è un traguardo importate per la crescita in azienda delle energie rinnovabili e porta la potenza totale installata a 12,2 MWp per un totale di 64.000 m2 di pannelli. Un altro importante passo nel cammino volto a ridurre l’emissione di CO2 nell’ambiente e in armonia con la modifica statutaria che esplicita l’impegno di Florim verso la neutralità climatica”, spiega Claudio Lucchese, Presidente Florim S.p.A SB.
Florim ha iniziato la produzione di energia pulita più di dieci anni fa con l’installazione del primo impianto fotovoltaico sulla copertura dello stabilimento di Fiorano Modenese. A questo se ne è aggiunto un secondo nel 2019, per un totale complessivo di 42.000 m2 di pannelli che possono raggiungere una potenza di picco di 7,7 MWp. L’intervento di Mordano incrementa ulteriormente l’autoproduzione di energia elettrica che oggi, grazie anche all’efficienza dei due cogeneratori, può raggiungere nelle giornate di sole il 100% del fabbisogno complessivo delle sedi italiane.
Dal 2021, inoltre, Florim acquista l’energia elettrica mancante solo da fornitori che garantiscono la provenienza da fonti rinnovabili con Garanzia di Origine. Questa condizione, unita all’assetto impiantistico raggiunto, ha portato l’azienda a evitare l’emissione di 111.042 tonnellate di CO2 dal 2012 al 2021, un dato destinato ad aumentare grazie ai nuovi investimenti di Mordano.
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