Id-Tiles, la lastra “DOC”
Sul mercato il nuovo applicativo SACMI che realizza la carta d’identità digitale del prodotto: una vera e propria “denominazione di origine”, con vantaggi anche sul controllo di processo.
Nella produzione delle lastre ceramiche la qualità è un elemento imprescindibile. Con Id-Tiles, l’opportunità è quella di assegnare ad ogni singola lastra una “carta d’identità digitale”, uno strumento che restituisce una conoscenza dettagliata delle caratteristiche di ogni singolo articolo prodotto, stoccato e venduto, ottimizzandone l’intralogistica.
Presentato da Sacmi al Tecna 2024 di Rimini, l’applicativo è un “modulo” della suite HERE, il software di monitoraggio e gestione dell’impianto ceramico capace di collegare sia le macchine e i device presenti sulla linea sia l’ERP di fabbrica; un software che Sacmi ha ulteriormente migliorato con la messa a punto di pacchetti specifici, funzionali a realizzare obiettivi ben determinati.
Il presupposto di Id-Tiles, il fattore abilitante, è il tracking digitale di ogni singola lavorazione. La tecnologia di tracking inizia con la stampa di un codice univoco su ogni lastra, tipicamente subito dopo la formatura, ma anche dopo il forno. Diversi “check point” collocati lungo la linea permettono di raccogliere dati relativi alla lastra, arricchendo progressivamente di informazioni rilevanti la carta d’identità digitale sulla piattaforma HERE.
Ad esempio, subito dopo la fase di formatura e la scrittura del codice sulla lastra, il controllo può essere abbinato alle informazioni restituite dal sistema di visione, scrivendo nel software le prime specifiche (ovviamente la qualità, ma anche le caratteristiche geometriche, dimensionali, etc).
Ogni fase del processo (formatura, decorazione digitale, cottura) genera nuovi dati che vengono immediatamente raccolti e integrati nel software. In questo modo, i responsabili della produzione possono monitorare in tempo reale lo stato di ogni lastra e avere accesso alle informazioni, anche da remoto.
Il sistema è modulare e configurabile in base all’effettivo layout dell’impianto o a specifiche esigenze di monitoraggio. Un aspetto chiave dell’applicativo è la sua capacità di dialogare con le macchine di produzione, raccogliendo dati in modo automatico. Ad esempio, durante la fase di cottura, il forno può ricevere l’ID della lastra e monitorarne i parametri, restituendo informazioni puntuali che vengono registrate nella dashboard di HERE, o che possono servire per retroazionare sul forno eventuali correttivi in tempo reale in caso di scostamento dai parametri.
Oltre a storicizzare i dati generati “automaticamente” dalle macchine e dai controlli standard, Id-Tiles prevede la possibilità di inserire informazioni manualmente, come le coordinate colorimetriche, sempre nell’ottica della massima adattabilità in base a specifiche esigenze di tracciamento o di storicizzazione dati.
Tra i principali vantaggi di Id-Tiles ci sono la gestione ottimale dell’impianto e del magazzino, sebbene alla base dell’interesse mostrato da parte di primarie aziende ceramiche europee vi sia soprattutto la sua utilità in ottica “denominazione di origine”. In altre parole, con Id-Tiles è possibile gestire in modo oggettivo ed efficace eventuali contestazioni, anche a distanza di anni. Grazie alla tracciabilità completa del prodotto, è possibile infatti risalire con precisione alle lavorazioni effettuate non solo sul lotto, ma su ogni singola lastra transitata sull’impianto e nel magazzino.
Abilitate dal tracking digitale sono anche le funzioni logistiche. L’identità digitale della lastra permette di automatizzare handling e gestione degli stoccaggi e di ottimizzare le fasi di picking, agevolando la gestione delle movimentazioni e la composizione di ordini multi-referenza.
Gli applicativi per la gestione del “dato di processo”
Id-Tiles rappresenta solo uno degli applicativi specifici che Sacmi ha lanciato in questi ultimi mesi in ottica di gestione del “dato di processo”, per ricavarne vantaggi immediati in termini di gestione della linea, controllo qualità, ottimizzazione di intere fasi o reparti.
Tra questi, la nuova “Smart Powder Plant Control Room”, un’applicazione che permette di gestire il reparto preparazione impasti da un unico punto, ricevendo i dati relativi alle materie prime e alle formulazioni direttamente dall’ERP e centralizzando le operazioni principali. Anche in questo caso, e nella logica di HERE, le funzioni sono accessibili ovunque: da PC, tablet, smartphone o anche dai monitor collocati in punti strategici dell’impianto.
Nella stessa logica, ad un livello “operation”, ci sono i nuovi controllori di linea, dedicati alla gestione integrata delle linee di finitura e decorazione. In questo caso l’opportunità del “line manager” è quella di gestire gruppi di macchine/lavorazioni in sequenza (tipicamente le linee squadratura e rettifica, lappatura e finitura, e quelle di smaltatura-decorazione digitale), consentendo all’operatore di “vedere” la linea come se si trattasse di una singola macchina e con tutti i vantaggi del caso in termini di semplicità, gestione e controllo.
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