USA: Edilizia e ceramica in espansione

By Andrew Whitmire, Tile Council of North America

Nel 2016 è proseguita l’espansione dell’economia statunitense, ininterrotta da sette anni, con il PIL in crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, lo sviluppo costante del comparto edilizio e del residenziale hanno sostenuto il consumo nazionale di piastrelle ceramiche, anch’esso in progresso per il settimo anno consecutivo.

Secondo i dati di U.S. Dept. of Commerce e TCNA, nei primi 9 mesi del 2016 il consumo di piastrelle negli Stati Uniti aveva raggiunto i 203,7 milioni mq, in crescita del 4,6% sullo stesso periodo del 2015. Sulla base dei dati disponibili a febbraio 2017, si stima per l’intero 2016, una domanda complessiva pari a 269,5 milioni mq (+5,9% sul 2015); si tratterebbe del quarto valore più alto mai registrato sul mercato USA, superato solo nel periodo 2004-2006 quando il consumo interno superava i 300 milioni mq/anno.

Importazioni

Alla fine del terzo trimestre 2016, 140,2 milioni mq di piastrelle avevano raggiunto i porti statunitensi dall’estero, segnando una crescita del 5% sui primi 9 mesi del 2015 (133,6 milioni mq). L’import ha rappresentato il 68,8% del consumo nazionale in volume, in lieve rialzo rispetto al 2015 (68,7%). Le importazioni totali dell’anno sono stimate intorno ai 184,7 milioni mq (+5,7% sul 2015).

La Cina ha mantenuto il primato di maggiore esportatore in volume verso gli Stati Uniti, coprendo, nei primi 9 mesi del 2016, il 29,2% delle importazioni USA. Il Messico, in seconda posizione, è sceso al 23,7%, mentre l’Italia, in recupero, ha coperto il 19,3% dell’import. Più distanziate nella "Top 5", Spagna e Brasile, con una quota sulle importazioni totali rispettivamente del 9,2% e del 5%. Nonostante la recente forte svalutazione del peso rispetto al dollaro, le importazioni di piastrelle dal Messico sono diminuite in modo significativo negli ultimi due anni. Dei 10 maggiori Paesi esportatori di piastrelle verso gli USA (in volume), a settembre 2016 la Spagna risultava il Paese con l’incremento percentuale maggiore (+41,2%), mentre la Tailandia quello con la peggiore performance (-18%) rispetto ai primi 9 mesi del 2015.

In valore, le importazioni dei primi 9 mesi del 2016 hanno raggiunto i 1.589 milioni di dollari (+3,9% sullo stesso periodo del 2015). Maggiore esportatore in valore si è confermata ancora una volta l’Italia (567 milioni di dollari, +8% sullo stesso periodo 2015), coprendo una quota del 35,7% sul valore totale dell’import (era il 34,3% nel 2015). Seguono la Cina (in calo del 2,6%) con una quota del 24,5% e il Messico (-9,9%) col 12,8% dell’import totale. Complessivamente, il valore medio dei prodotti importati è lievemente calato, risultando pari, a settembre 2016, a 11,3 $/mq.

Le piastrelle italiane si confermano quelle col valore più elevato, pari a 21 $/mq.

La produzione nazionale

Il 2016 ha rappresentato il settimo anno consecutivo di crescita anche per quanto riguarda la produzione nazionale di piastrelle, stimata da TCNA a 84,8 milioni mq, +1,7% sul 2015, un livello record mai raggiunto finora. Nei primi 9 mesi dell’anno, le vendite di piastrelle Made in USA sul mercato domestico sono state pari a 63,5 milioni mq (+3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015), per un valore di 1,02 miliardi di dollari (+5,2%). Il prezzo medio di vendita sul mercato interno è salito a 16,06 $/mq rispetto ai 15,7 $/ mq di un anno prima.

  • Leggi l'articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 120/2017

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