L'industria italiana delle piastrelle conferma la ripresa
Buone notizie per l'industria delle piastrelle italiana che si lascia alle spalle un 2015 con indici in ripresa su vari fronti.
In occasione della conferenza stampa di fine anno, il Presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha presentato dati che evidenziano un incremento di produzione e vendite complessive, trainate dal positivo andamento dell'export, oltre che, finalmente, dalla ritrovata stabilità della domanda sul mercato italiano dopo anni di contrazione.
In dettaglio, le esportazioni hanno raggiunto i 320 milioni mq, (+1,8%), con un prezzo medio di 13,6 €/mq, mentre le vendite sul mercato nazionale si sono mantenute sugli 81 milioni mq (-0,3%), con un prezzo medio sui 10 €/mq, portando le vendite totali a quota 401 milioni mq (+1,4%).
Secondo le previsioni dell'associazione, il fatturato 2015 del comparto dovrebbe registrare un incremento tra il 4,5 e il 5% rispetto ai 4,9 miliardi di euro raggiunti nel 2014.
Tra i mercati esteri che hanno registrato le migliori performance, il Far East (+7,2%), l'area NAFTA (+6,3%) i Paesi del Golfo (+5,5%), l'area Balcanica (+3,7%). In flessione invece il Nord Africa (-3%) e l'Europa Centro Orientale (-5,6%), dove la crisi della Russia ha dimezzato la capacità di assorbimento del mercato, anche in conseguenza delle note sanzioni UE.
La produzione italiana di piastrelle è cresciuta di alcuni milioni di metri quadrati attestandosi a 393 milioni (+3%), sia per assecondare l'espansione della domanda che per il completamento del ciclo di destoccaggio di prodotti finiti.
Per quanto riguarda le previsioni per il 2016, secondo l'Osservatorio Previsionale realizzato da Prometeia si potrebbe assistere ad un ulteriore consolidamento della crescita, con vendite sul mercato domestico a +0,9%, export a +3,5% (grazie soprattutto al contributo più consistente nei paesi NAFTA e del Golfo), e una produzione nazionale a +3%. Confindustria Ceramica non nasconde tuttavia la preoccupazione derivante dalle incertezze politiche ed economiche di alcune aree geografiche che potrebbero modificare in negativo tale scenario previsionale.
Nel commentare lo scenario generale, il Presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli si è dichiarato soddisfatto non solo per i risultati raggiunti dalle imprese del settore, ma anche per quanto riguarda le misure del Governo italiano in tema di fiscalità sulla casa (sia per l'eliminazione delle tasse sulla prima abitazione che per la proroga al 2016 degli incentivi alla ristrutturazione e sul risparmio energetico). Preoccupazione è stata invece espressa per una fiscalità ancora troppo alta che grava sulle imprese, nonché sulla necessità di rinnovare le misure antidumping della UE verso le importazioni di piastrelle cinesi (in scadenza a settembre 2016), minacciate dalla concessione alla Cina dello stato di "Economia di Mercato".
Leggi l'articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 115/2016
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