Produzione e consumo mondiale di piastrelle: previsioni al 2028

Il Centro Studi MECS ha pubblicato il nuovo studio previsionale “Ceramic Tile Market Forecast Analysis: TREND 2024—2028”. Produzione e domanda di piastrelle mostreranno un graduale recupero nei 5 anni, con tassi annui di crescita del +2,2% e del +2,5%.

Luca Baraldi, MECS [email protected]

È giunto alla quarta edizione lo studio previsionale sul mercato mondiale delle piastrelle ceramiche, pubblicato lo scorso novembre dal Centro Studi MECS-Acimac. Il volume – 238 pagine – descrive le dinamiche di produzione e consumo di ceramica nel periodo 2024-2028 sia per macro-aree sia singolarmente per 91 Paesi e si chiude con tabelle riassuntive finali che classificano i Paesi produttori (90) e consumatori (146) in base alla variazione dei volumi prevista nei cinque anni. Forse non sorprenderà che al primo posto per crescita produttiva e di consumo vi sia l’India e all’ultimo, con variazione negativa, la Cina.

La metodologia

Ceramic Tile Market Forecast Analysis. TREND 2024-2028” si basa, come in passato, su modelli econometrici sviluppati da MECS che incrociano molteplici indicatori quantitativi: andamento del PIL, investimenti industriali e nel settore edilizio, dinamiche demografiche e urbanizzazione, capacità di spesa delle famiglie, successivamente ponderati con l’impatto delle politiche pubbliche, degli standard di consumo e delle tendenze in materia di sostenibilità, nonché delle dotazioni logistiche e infrastrutturali. Una metodologia analitica che consente di fornire una previsione affidabile del tasso medio annuo di crescita dei volumi di produzione e consumo di piastrelle per il quinquennio 2024-2028, pur in un periodo di profondi cambiamenti strutturali e grande incertezza e instabilità a livello mondiale: alle crisi geopolitiche e ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente tuttora in corso, si aggiungeranno gli effetti delle politiche che caratterizzeranno la seconda presidenza Trump e che potrebbero modificare i modelli commerciali e gli scambi con diversi Paesi, inclusa l’Europa.

La produzione mondiale di piastrelle

Dopo un 2023 decisamente negativo per l’industria delle piastrelle a livello mondiale (-5% nei consumi e -5,5% nella produzione, equivalente ad un miliardo di metri quadrati in meno rispetto al 2022, quasi 3 miliardi in meno rispetto al 2021!), MECS prevede un quinquennio 2024-2028 all’insegna del recupero graduale, anche se non sufficiente per tornare ai livelli record del 2021.

La produzione mondiale di piastrelle dovrebbe registrare un tasso medio annuo di crescita del +2,2%, passando dai 15,9 miliardi di metri quadrati del 2023 a oltre 17,8 miliardi mq nel 2028.

I principali motori di questa nuova ripresa produttiva saranno soprattutto l'Africa, il Medio Oriente (nonostante l’incertezza), i paesi extra-UE europei e il Nord e Sud America, che registreranno crescite superiori alla media. L’Africa, in particolare, potrebbe mostrare un incremento medio annuo del +5,6%, con la produzione che salirebbe dagli 1,2 miliardi mq del 2023 a 1,5 miliardi nel 2028.

L'Unione Europea crescerà esattamente alla velocità media (+2,2% annuo), mentre per l’Asia è previsto un modesto incremento medio annuo del +1,6%. Il risultato asiatico è largamente penalizzato dalle previsioni negative relative alla Cina, ancora alle prese con la crisi del settore immobiliare che dovrebbe continuare a contrarre la domanda di piastrelle (-1,6% annuo) e di conseguenza la produzione (-0,9%). All’estremo opposto, l’India acquisirà una quota crescente della produzione mondiale di ceramica, con volumi in aumento in media del 5,9% annuo fino al 2028, vale a dire oltre 800 milioni mq in più in cinque anni, a fronte di un incremento della domanda interna di circa 778 milioni mq.

Il consumo mondiale crescerà di 2 miliardi mq in 5 anni

Nel complesso, il mercato mondiale della ceramica sembra destinato a crescere di poco più di 2 miliardi di metri quadrati nei cinque anni, un risultato incoraggiante rispetto agli ultimi tre anni, sebbene inferiore alle espansioni degli anni passati. In dettaglio, la domanda globale dovrebbe salire dai 15,6 miliardi mq del 2023 a 17,7 miliardi mq nel 2028, con un tasso di crescita medio annuo del +2,5%.

Anche in questo caso, l'Africa segnerà il tasso di crescita medio annuo più alto (+6%), seguita dal Sud America (+4,8%) e dai paesi europei extra-UE (+3%). Al di sotto della media, invece, la crescita del consumo di piastrelle in tutte le altre aree geografiche. In particolare, Unione Europea, Asia e Medio Oriente mostreranno mercati poco dinamici, con tassi di crescita annui tra +1,6% e +1,8%.

Nuovi protagonisti

Se livello macro-regionale, Africa e Sud America saranno i mercati da monitorare con maggiore attenzione, per quanto riguarda i singoli Paesi, i principali attori della scena ceramica mondiale non sembrano destinati a cambiare. Ciò nonostante, lo studio MECS mostra come stiano emergendo nuovi protagonisti dinamici, principalmente in Africa e in Asia. Paesi come Bangladesh, Kenya e Kazakistan hanno avviato una corsa produttiva che li porterà a crescere a doppia cifra ogni anno fino al 2028. E gli stessi paesi saranno protagonisti di una dinamica ben al di sopra delle medie mondiali anche in termini di consumo, insieme a Camerun, Uganda e ancora Kenya.

TAB. 1: Previsioni al 2028 di produzione e consumo di piastrelle per area geografica

 

Production (million sq.m)

Consumption (million sq.m)

area

Production
2023

Production
2028

CAGR
2024-2028

Consumption
2023

Consumption
2028

CAGR
2024-2028

European Union

1,039

1,157

+2.2%

831

907

+1.8%

Other Europe

615

728

+3.4%

636

737

+3.0%

NAFTA

349

403

+2.9%

551

616

+2.2%

South America

1,124

1,282

+2.7%

1,217

1,538

+4.8%

Middle East

859

1,033

+3.8%

1,024

1,11

+1.6%

Far East / Asia

10,768

11,653

+1.6%

9,896

10,814

+1.8%

Africa

1,178

1,545

+5.6%

1,472

1,972

+6.0%

TOTAL WORLD

15,937

17,806

+2.2%

15,627

17,693

+2.5%

Source: Ceramic Tile Market Forecast Analysis TREND 2024—2028, MECS 2024

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