Produzione ed export mondiali di sanitari

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Nel decennio 2004-2014 si stima che la produzione mondiale di sanitari sia cresciuta del 61,3%, da 216,6 a 349,3 milioni di pezzi, con un tasso di crescita annuale composto del 4,9%.

L'Asia, maggiore area produttiva con 172 milioni di pezzi nel 2014 (+85% sul 2004), ha ulteriormente rafforzato nel decennio la sua quota sulla produzione globale sfiorando ormai il 50%.

Qui, la Cina, maggiore produttore mondiale, ha quasi raddoppiato i suoi volumi, stimati oggi a 120 milioni di pezzi.

Lo sviluppo più consistente, tuttavia, si è registrato in Africa (+300%), Medio Oriente (+181,7%) e Sud America (+163,7%) che esprime, col Brasile, il secondo maggiore Paese produttore (24 milioni di pezzi).

In uno scenario di progressiva globalizzazione della produzione e dei mercati non sorprende il dato negativo delle aree UE e NAFTA, dove i volumi produttivi si sono contratti nel decennio rispettivamente di 3 e 6 milioni di pezzi; questo, nonostante in area NAFTA il Messico abbia quasi triplicato i volumi, oggi stimati in 18 milioni di pezzi.

L'industria dei sanitari non fa eccezione: le aree a maggiore crescita economica, BRIC e Next 11, registrano anche in questo settore i maggiori tassi di incremento nel decennio (rispettivamente +74% e +108%), a fronte di un più contenuto +27% realizzato da tutti gli altri Paesi.

La produzione mondiale di sanitari si conferma inoltre sempre più concentrata in pochi grandissimi gruppi multinazionali. Si stima che nel 2014 i primi 20 gruppi (esclusi quelli cinesi) abbiamo prodotto oltre il 43% della produzione mondiale complessiva.

Leggi l'articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 114/2015

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