Florim, i dirgenti creano fondo di solidarietà per i colleghi

E’ un’iniziativa di solidarietà fra colleghi di lavoro unica nel panorama nazionale: tutti i 23 dirigenti di Florim hanno deciso di devolvere per 12 mesi, partendo già dalla mensilità di febbraio fino a dicembre 2009 (tredicesima compresa), il 10% del proprio stipendio in un fondo di solidarietà destinato ai colleghi interessati alle procedure di Cassa Integrazione.
L’annuncio è stato fatto in conferenza stampa il 19 marzo, presenti il presidente di Florim, Claudio Lucchese, e due dei 23 dirigenti in rappresentanza dell’intero management, Giovanni Grossi, responsabile dell’area finanziaria, e Fabio Locatelli dell’area commerciale.

“Quando l’azienda ha annunciato di dover ricorrere alla cassa integrazione – ha spiegato Grossi – tra dirigenti ci siamo interrogati su come avremmo potuto contribuire a favore dei colleghi, anche alla luce di un segnale importante che i membri del Consiglio di Amministrazione avevano dato già a novembre, provvedendo a una riduzione del 20% dei propri emolumenti”.

Claudio Lucchese ha precisato che il merito dell’iniziativa va totalmente ascritto alla volontà di 23 colleghi che hanno deciso di “autotassarsi”, più che alla proprietà dell’azienda, sebbene il ruolo del presidente e del CdA Florim non sia irrilevante: non solo la proprietà ha accolto con favore l’idea dei dirigenti, fornendo peraltro tutto il supporto tecnico e burocratico dell’ufficio personale e amministrativo per l’attivazione del fondo, ma soprattutto si è impegnato ad integrare il fondo stesso con ulteriori risorse: ai circa 350.000 euro devoluti complessivamente dai dirigenti nell’anno, il CdA Florim aggiungerà la quota restante per raggiungere una somma complessiva di circa 500.000 euro.
Un segnale importante, in un momento difficile per l’industria ceramica, anche e soprattutto per il fatto che la totalità delle risorse sarà interamente destinata ai lavoratori cassaintegrati, a differenza di altre situazioni in cui la riduzione dello stipendio si è indirizzata solo verso una riduzione dei costi aziendali.
Si stima che la somma integrativa che si potrà assegnare ai dipendenti in cassa integrazione attraverso questo fondo si aggiri sui 150-200 euro al mese, sebbene molto dipenderà da quante ore di cassa integrazione saranno effettivamente fatte nel corso dell’anno. Ad oggi sono state annunciate le 5 settimane di aprile che coinvolgeranno 550 dipendenti, altre saranno previste tra luglio e agosto e poi a fine anno “con la speranza comunque che l’economia e il mercato comincino a mostrare qualche segnale di ripresa”, aggiunge Grossi.

La speranza dei dirigenti Florim è anche quella che la loro iniziativa non rimanga un caso isolato, anzi, che laddove ve ne siano le possibilità, altre aziende e dirigenti “imitino” questo progetto.

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