"Il diavolo e l'acqua santa" si incontrano in Esmalglass-Itaca
Un evento stimolante e provocatorio è stato organizzato lo scorso 16 marzo da Esmaglass-Itaca Group per festeggiare l’inaugurazione delle nuove strutture della sede di Sassuolo.
Conclusi i lavori di ristrutturazione, di grande impatto è la showroom in cui sono esposte le più recenti proposte della multinazionale spagnola, dai marmi di grandissimo formato alle superfici con effetto legno, cemento, pietre e metallo.
Da qui si accede al “cuore” dell’azienda, un ampio spazio aperto, dedicato esclusivamente alla ricerca sulle nuove tendenze nel decoro della ceramica: una vera e propria “creative room” per il team di designer e architetti che opera circondato da oggetti, prototipi e materiali di ogni tipo, fonti di stimolo e ispirazione in tema di materie e cromie.
È qui che gli ospiti di Esmalglass-Itaca hanno potuto seguire l’interessante conferenza dal titolo “Il diavolo e l’acqua santa - Dalle tentazioni dei prossimi trend commerciali all’innovazione tecnologica per un colore realmente impeccabile”.
Ad aprire i lavori è stato il Prof. Francesco Morace, sociologo e presidente di Future Concept Lab, che ha stimolato la platea con le sue riflessioni in materia di estetica e sociologia dei consumi. Sostenitore del potenziale enorme insito nel cosiddetto “Italian Factor”, leva competitiva formidabile che distingue e contraddistingue le eccellenze italiane, Morace ha offerto una prospettiva nuova e interessante per guardare al mondo dei consumi nell’ambito ceramico. Quattro i paradigmi a cui, secondo il sociologo, l’industria italiana deve e dovrà attenersi per mantenere il proprio posizionamento nel contesto globale: sostenibilità e valori cruciali; reputazione e fiducia; tempestività e qualità; unicità. “Siamo i più grandi ‘customizzatori’ al mondo”, ha affermato Morace riferendosi al tessuto manifatturiero italiano, in grado di produrre un’eccellenza che non va interpretata come “lusso”, bensì come “la capacità di fare qualcosa meglio di chiunque altro”.
Più tecnica la seconda parte del workshop, dedicata all’innovazione tecnologica collegata all’acqua nella produzione di materie digitali per ceramica. L’intervento è stato affidato ad Alan Tonon, esperto dei processi e del trattamento delle emissioni odorigene e collaboratore dal 2009 dei più importanti laboratori italiani di olfattometria. A Tonon il compito di illustrare le ultime novità nel campo della razionalizzazione e gestione a tutto spettro delle problematiche emissive chimiche e odorigene connesse al trattamento termico delle materie prime a base organica impiegate dall’industria ceramica.
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