Sacmi, la rivoluzione in Fabbrica Ceramica 4.0
Oltre 200 clienti italiani hanno partecipato al convegno "Slabs Factory & Sacmi 4.0", organizzato il 23 marzo, nella sede di Sacmi Forni a Salvaterra di Casalgrande.
Introdotto e moderato da Giuseppe Miselli, responsabile commerciale Italia della Divisione Tiles di Sacmi, l’incontro aveva lo scopo di illustrare l’offerta Sacmi 4.0, che è già realtà oggi: dal modo di concepire la progettazione degli impianti e delle singole macchine a handling e logistica, dagli avanzati supervisori di linea ai servizi post vendita.
Per il direttore generale del Gruppo Sacmi, Claudio Marani, "4.0 non è uno slogan, ma un vero e proprio ripensamento del business e del processo produttivo", che, come sottolineato dal presidente di Sacmi Imola, Paolo Mongardi, significa anzitutto offrire alla manifattura ceramica "un nuovo elemento di efficienza e competitività sui mercati internazionali".
Lo stesso presidente di Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli, intervenuto all’evento, ha confermato che questa rivoluzione vede il settore ceramico profondamente coinvolto, "a partire dall’alta propensione agli investimenti in innovazione che caratterizza le nostre imprese, ben il 7% del fatturato in media ogni anno. E nella stessa direzione vanno le misure prese dal Governo sul superammortamento, un piano organico per il rilancio degli investimenti e della competitività che passa dalla trasformazione digitale dell’industria".
Se fino a poco tempo fa potevano sembrare fantascienza, i cambiamenti introdotti dal 4.0 sono ormai più che tangibili, quindi, anche nelle soluzioni tecnologiche sviluppate per l’industria ceramica, descritte, una a una, dai responsabili tecnici Sacmi.
"L’integrazione impiantistica è un concetto portato avanti da Sacmi sin dalla metà degli anni Ottanta con i primi supervisori sulla macinazione continua - ha spiegato Gildo Bosi, responsabile R&D della Divisione Automazione e Pressature speciali di Sacmi. "Il sistema H.E.R.E. (Human Expertise for Reactive Engineering) presentato a Tecnargilla 2016 non è altro che l’evoluzione e il punto d’arrivo di questa logica. H.E.R.E. si compone di una serie di moduli che intervengono a livello gerarchico sul processo (macchine, controlli e PLC, supervisione aggregata di reparto e di stabilimento). Il risultato è la possibilità di capire in tempo reale come performa un singolo reparto, impianto, o anche un intero stabilimento e di intervenire laddove si presentano criticità, possibilmente prima che esse si realizzino". Oltre alla manutenzione predittiva, più in generale H.E.R.E. restituisce un indice di performance che consente di abbinare un indicatore di costo allo stato di salute dell’impianto, anticipando deviazioni della produzione e mantenendo sempre al top la qualità del prodotto.
Banco di prova di Fabbrica Ceramica 4.0 è la Slabs Factory, ossia il mondo dei grandi formati e delle lastre. Nel campo della pressatura tradizionale, è stata presentata la nuovissima PH 8200 della serie Imola, dotata di sistema CRS e di una logica di automazione completamente nuova basata su protocollo di comunicazione Ethernet Powerlink.
È intervenuto poi Andrea Bresciani, direttore Centro R&D Piastrelle ed Estrusi, spiegando come è soprattutto la tecnologia Continua+ a mettere in pratica i principi 4.0 della formatura intelligente e decorazione full digital delle lastre. Intelligente, perché la produttività prescinde dal formato (fino a 14.000 mq/g) e dagli spessori (fino a 2 cm e oltre); full digital, sia dal punto di vista dei controlli (attraverso il nuovo sistema MDX 2000 per il controllo automatico della densità e degli spessori in ogni punto della lastra), che dell’effetto estetico (grazie all’integrazione del nastro per decorazioni in struttura e con le soluzioni Sacmi Digital per la decorazione a secco, a umido e con graniglie). Infine flessibile perché non c’è limite ai formati lavorabili. "Il risultato - ha concluso Bresciani - è che si può progettare digitalmente il prodotto e sincronizzare le diverse macchine che compongono la linea, sviluppando prodotti in piena ottica 4.0".
La partita forse più importante di Fabbrica Ceramica 4.0 si gioca, infine, su handling, fine linea e logistica d’impianto. "Automazione ed handling - ha spiegato Maurizio Bardi, amministratore delegato di Nuova Sima - devono essere fuse in un unico sistema di gestione del processo. In Sacmi abbiamo ideato un nuovo layout d’impianto basato su una logica ‘assembly to order’, in pratica una fabbrica divisa in due: la prima lavora per produrre e stoccare semilavorati in logica ‘make to stock’, la seconda, in un’ottica ‘make to order’, prepara prodotti finiti su input dell’ordine cliente e a partire dal magazzino semilavorati".
Infine i forni, altro segmento in cui Sacmi si sta misurando per offrire soluzioni rivoluzionarie per performance, flessibilità d’uso e adattabilità al nuovo concetto di fabbrica ceramica. In questo ambito, Pier Francesco Vaccari, direttore tecnico di Sacmi Forni, ha presentato i forni XXL, tra cui il nuovissimo 3.850 mm che consente di affiancare due lastre fino a 1.600x1.600 mm, "mentre è allo studio una soluzione semiautomatica che possa assistere l’operatore nelle fasi di estrazione e inserimento rulli".
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