Macchine per ceramica: i risultati 2013 confermano la leadership italiana
Il settore dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica chiude il 2013 confermando la sua leadership mondiale.
Secondo i dati pre-consuntivi raccolti dal Centro Studi Acimac (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica), il fatturato di settore dell'anno in chiusura dovrebbe infatti mantenersi sugli stessi livelli del 2012 e cioè pari a 1.670 milioni di euro.
Un risultato importante se si considera il calo generalizzato dell'industria delle costruzioni a cui l'impiantistica per ceramica è strettamente legata.
Risultano lievemente in crescita le esportazioni che rappresentano il 79% del giro d'affari totale e si attestano a 1.300 milioni di euro (+1% sul 2012). Anche nei dodici mesi del 2013, le tecnologie per ceramica italiane sono state installate in tutti i principali mercati mondiali, dall'Asia al Medio Oriente, dal Nord Africa alle Americhe, al continente europeo.
Il maggior dinamismo è stato riscontrato sui mercati asiatici, in particolare nei Paesi Asean e in Sud America, mercati che prima di altri si sono affrancati dalla crisi mondiale degli ultimi anni.
Lievemente in calo il mercato italiano, che si ferma a 370 milioni di euro.
"Ancora una volta, il nostro settore ha mostrato una capacità di reazione sorprendente" - dichiara il Presidente di Acimac, Fabio Tarozzi.
"Le nostre aziende continuano a presidiare i mercati mondiali offrendo alla clientela sempre nuove soluzioni applicative e maggiori servizi di assistenza, sacrificando le marginalità aziendali, pur di non lasciare spazio alla clientela internazionale" - prosegue Tarozzi.
"Ciò è sicuramente più vero per le aziende di dimensioni maggiori che riescono piu agevolmente a presidiare i mercati mondiali. Per questo come Associazione manteniamo alta l'attenzione sui temi dell'aggregazione tra imprese, la sola via per mantenere e migliorare la nostra leadership mondiale".
"Presidiare i mercati mondiali è, infatti, - aggiunge Tarozzi - un'impegno sempre più gravoso, che richiede risorse umane e finanziarie sempre maggiori".
"Per questo abbiamo accolto con estremo piacere la ripresa delle attività della nuova ICE-Agenzia, tra i principali supporti pubblici alle nostre attività internazionali, e ci auguriamo - auspica Tarozzi - che nei prossimi anni i fondi a disposizione dell'Agenzia possano tornare a livelli sufficienti per assicurare un'adeguato supporto all'internazionalizzazione delle nostre imprese".
Per quanto riguarda il 2014, i macro indicator economici e quelli specifici di settore fanno stimare una moderata crescita, grazie principalmente, all'attesa ripresa degli investimenti sui mercati internazionali.
"Pur mantenendo una dovuta cautela sull'andamento del prossimo anno - conclude Tarozzi - siamo fiduciosi che i prossimi dodici mesi possano registrare risultati in crescita. La presenza di Tecnargilla, la nostra fiera di riferimento, dove le aziende presenteranno in anteprima nuove innovazioni tecnologiche, stimolerà sicuramente il mercato, contribuendo al miglioramento dei risultati delle nostre aziende".Hai trovato utile questo articolo?
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