Il 2005 delle macchine per ceramica italiane
Un quadro all’apparenza positivo, che tuttavia cela una situazione preoccupante per le aziende del settore che vedono ridursi progressivamente i margini reddituali. Non solo.
Le previsioni per il 2006 non sono positive, anzi indicano una riduzione del giro d’affari tra il 5 e il 10%.
Come ha confermato Fabio Tarozzi, vicepresidente di Acimac, “Registriamo una situazione stagnante sui vari mercati, gli investimenti in tecnologia sono scarsi un po’ in tutte le aree geografiche e non sta emergendo un altro mercato in forte espansione come lo fu l’Iran un paio di anni fa”.
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