L’industria delle piastrelle chiude il 2024 con ricavi a 6,1 miliardi di euro (-1,8% sul 2023). Crollati gli investimenti (-19,4%), frenati anche dagli alti costi energetici e da un sistema ETS che drena risorse importanti. Uno sguardo agli altri quattro comparti dell’industria: sanitari, stoviglieria, laterizi e refrattari.
Nel convegno di Confindustria Ceramica e Unimore al Teatro Carani di Sassuolo sono stati riaccesi i riflettori su un problema noto dell’industria delle piastrelle italiane: l’alto costo dell’approvvigionamento energetico e le contraddizioni (quando non anche distorsioni) della legislazione green dell’Unione europea.
Le vendite totali di piastrelle si attestano a 376 milioni mq (+1,9% sul 2023) con il traino sostanziale delle esportazioni. Ancora in calo la produzione (-2%).
Ciarrocchi è stato designato dal Consiglio Generale dell’associazione. L’elezione del nuovo presidente avverrà durante l’Assemblea annuale il 12 giugno.
Da sabato 20 aprile una ricca esposizione che propone i primi 50 anni del Distretto. In mostra pezzi rari della produzione industriale locale del periodo 1889 – 1939, storie aziendali degli albori e vicende professionali e umane dei pionieri che fecero la ceramica.
Oltre ai risultati dell’industria delle piastrelle, Confindustria Ceramica ha presentato anche i dati relativi ai comparti sanitari, stoviglieria e porcellana, materiali refrattari e laterizi.
L’industria italiana delle piastrelle conferma il record di ricavi nel 2022, a 7,2 miliardi di euro (+16,5% sul 2021), con vendite a 449 milioni mq (-1,4%). In frenata il primo trimestre 2023, con un calo di export in volume del 25%.
Stimate per il 2022 vendite totali a 458 milioni mq (+0,7% sul 2021). La competitività del settore continua ad essere penalizzata dai costi energetici fuori controllo.
Secondo i dati pubblicati nell’indagine statistica nazionale di Confindustria Ceramica la produzione in Italia si è attestata a 4,46 milioni di tonnellate raggiungendo i livelli del 2019.
L’industria ceramica italiana archivia un 2021 straordinario, con ricavi totali a 7,5 miliardi di € (+21% sul 2020). La parte del leone spetta come sempre al settore delle piastrelle che ha fatturato quasi 6,2 miliardi di € (+20% sul 2020 e +15,4% sul 2019), di cui 5,2 miliardi da esportazioni.
Firmato il 23 giugno un “Memorandum of Understanding” tra Confindustria Ceramica e BKRI per aumentare il flusso di argille tedesche verso l'industria ceramica italiana.
Dalle incognite su disponibilità e prezzi del gas alla corsa per sostituire le materie prime ucraine. L’industria ceramica italiana affronta la sfida del nuovo capitolo “rincari” in uno scenario di mercato che resta molto positivo. Il commento di Savorani, Tioli, Fabbri e Verdi.
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