I costi delle materie prime preoccupano i colorifici spagnoli

Incrementi fino a +320% mettono a rischio la redditività delle imprese e la capacità di investire in R&S.

Joaquín Font de Mora

Cresce la preoccupazione dei produttori spagnoli di fritte, smalti e colori ceramici per la tenuta della redditività di fronte al continuo aumento dei costi di materie prime essenziali, oltre che di energie e trasporti.

Il presidente dell’associazione di categoria ANFFECC, Joaquín Font de Mora, segnala che negli ultimi 12 mesi componenti fondamentali delle formulazioni di smalti e colori sono cresciuti a doppia o tripla cifra.

“L’ossido di Cobalto ha subito un incremento di prezzo del 210% - afferma Font de Mora -, l’ossido di Praseodimio del 320%, l’ossido di Zirconio del 90%, il silicato di Zirconio del 75%, l’ossido di Cromo e il Carbonato di bario dell’80%, l’ossido di Zinco e l’ossido di Titanio di circa il 60%; quarzo, caolino e i feldspati sono cresciuti tra il 40 e il 60%”.

Le materie prime rappresentano uno dei costi principali dei colorifici spagnoli, sono tutte importate e difficilmente sostituibili con altri materiali. Essendo quotate in Borse internazionali, i loro prezzi fluttuano in modo imprevedibile ma, come dichiara ANFFECC,

“a volte sono gli stessi produttori a limitare l'offerta, creando distorsioni intenzionali".

Questi aumenti, a cui si aggiungono contemporaneamente anche quelli energetici,

“generano incertezza e hanno un impatto diretto sia sul conto economico delle imprese del settore, sia sulla capacità di investire in R&S", afferma Font de Mora. “Anche il cambio dollaro-euro non ci sta aiutando, poiché il rafforzamento della moneta statunitense rende i nostri acquisti in questa valuta più costosi".

Hai trovato utile questo articolo?

Unisciti alla community di CWW per ricevere ogni 15 giorni le principali novità da tutto il mondo sul settore ceramico

Articoli correlati