Un nuovo report dell’American Institute of Architects (AIA) rivela l’impatto immediato dell’emergenza sanitaria sull’attività degli studi di architettura negli Stati Uniti.
Già siglato da Confindustria Ceramica con i sindacati un protocollo per garantire la ripresa delle produzioni ceramiche in piena sicurezza. L’appello degli industriali per riaprire le fabbriche al più presto.
Il distretto ceramico di Castellon riapre dopo le due settimane di fermo delle attività produttive non essenziali imposto dal Governo Sanchez il 29 marzo scorso. Via libera anche ai cantieri edilizi
L’ordinanza emanata venerdì sera, 3 aprile, da Ministero della Salute e Regione Emilia Romagna autorizza le aziende a vendere i prodotti a magazzino sul territorio nazionale ed estero.
L’allarme di Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica: “Siamo molto preoccupati, perché le decisioni messe in campo dal Governo italiano per arginare la diffusione del contagio stanno minando la competitività del settore”
L’appello del Presidente della Federazione italiana delle aziende produttrici di beni strumentali - che comprende anche ACIMAC (costruttori macchine per la ceramica) – alle istituzioni e a Confindustria per la riapertura delle aziende dal 13 aprile.
Nel 2019 il consumo di piastrelle negli Stati Uniti è sceso a 273,2 milioni di mq (-5,4% sul 2018), primo calo in 10 anni. In contrazione sia la produzione nazionale (83 milioni mq, -4,8%) che le importazioni (193 milioni mq, -5,5%). Pesante il crollo della Cina.
L’industria spagnola delle piastrelle ceramiche ha chiuso il 2019 con un giro d’affari in crescita del 4% a 3.470 milioni di euro. Bene sia l’export (+3%) che il mercato interno (+8%). In calo la produzione a 503 milioni mq (-5%)
In soli 5 anni, la produzione di piastrelle in Bangladesh è cresciuta del 150%, raggiungendo, a fine 2018, i 119 milioni mq. Tra i maggiori produttori locali, DBL Ceramics.
Con una capacità produttiva installata già superiore ai 40 milioni di pezzi/anno, l’India è il secondo maggiore produttore mondiale di sanitari. In Gujarat il 75% della produzione.
Nel 2019, produzione e vendite si sono fermate a 409 milioni di mq. In flessione soprattutto i mercati extra-europei, mentre il mercato domestico ha segnato un leggero recupero.
Con una produzione di circa 114 milioni mq, oggi la Nigeria è il secondo maggiore produttore di piastrelle in Africa. Otto le aziende produttrici, di cui 6 cinesi.
Produzione ed export continueranno a crescere, nonostante le piastrelle indiane siano state fortemente penalizzate nei mercati del Golfo con la recente introduzione di dazi antidumping del 42,9%.
Tra il 2015 e il 2018 le esportazioni turche di piastrelle sono costantemente cresciute, raggiungendo i 100 milioni mq, quasi il 30% della produzione nazionale.
Con l’introduzione dei dazi compensativi e antidumping sull’import di piastrelle cinesi negli Stati Uniti, per l’industria ceramica USA e per tutti gli altri Paesi esportatori si apre la corsa per conquistare parte dei 64 milioni mq finora esportati dalla Cina.
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